Il lanciatore partente degli indios del guaso Damián Savón è stato espulso questo domenica per aver colpito l'arbitro in faccia con il guanto.
Il video dell'aggressione è stato diffuso dal sito Por La Goma LLC.
Eppure, Guantánamo ha vinto 8 a 2 contro Camagüey.
Non è il primo conflitto in questa Serie. A agosto, la Direzione Sportiva, Educazione Fisica e Ricreazione (INDER) nella provincia di Granma ha chiarito questo martedì i dettagli della sanzione inflitta al lanciatori Leandro Martínez, confermando che il provvedimento, notificato il 12 febbraio, consiste in un anno di divieto di partecipare a eventi competitivi nazionali e di essere assunto.
Secondo l'organismo, il cui comunicato è stato pubblicato su Facebook dal giornalista ufficialista Pavel Otero, la sanzione si inquadra nell'articolo 20, comma I) del regolamento disciplinare, che qualifica come infrazione di carattere “MOLTO GRAVE” comportamenti quali: assumere posizioni di arbitrio o manifestazioni illegali e poco etiche nei confronti di un altro membro del team, e denigrare pubblicamente disposizioni legali emanate da autorità governative o sportive per tornaconto personale.
Inoltre, parla del fatto di compiere atti notori e pubblici che ledano gravemente la dignità o il decoro sportivo.
Il regolamento prevede che le sanzioni catalogate come molto gravi debbano essere scontate integralmente, senza possibilità di riduzione del 50%. Pertanto, l'INDER di Granma ha sottolineato che Martínez ha scontato solo sei mesi di sospensione e che la misura non implica "due Serie Nazionali", ma solo la sua assenza nella Serie 64.
Nel suo post, Pavel Otero, una delle facce del regime comunista nella televisione nazionale, ha espresso l'opinione che, sebbene la norma attuale non consenta di ridurre sanzioni molto gravi, sarebbe opportuno rivedere il regolamento per prevedere la riduzione delle sanzioni quando il comportamento dell'atleta lo giustifichi e il contesto lo permetta.
“Fino alle condanne più severe del Codice Penale Civile possono essere ridotte con il giusto processo. La cosa più importante è salvare e reinserire l'essere umano ogni volta che sia possibile”, ha affermato Otero, che ha anche evidenziato incoerenze nell'applicazione delle sanzioni:
“Abbiamo avuto giocatori coinvolti in aggressioni fisiche durante le partite con sospensioni di solo due o tre partite, mentre a Leandro Martínez viene inflitta una sanzione di un anno senza aver aggredito fisicamente nessuno,” ha affermato il narratore-commentatore sportivo.
Domande frequenti sull'aggressione nella Serie Nazionale di Baseball a Cuba
Quale incidente è avvenuto nella Serie Nazionale di Baseball che ha coinvolto Damián Savón?
Il lanciatore Damián Savón è stato espulso per aver colpito con il guanto in faccia un arbitro durante una partita. Questo incidente ha generato polemiche e critiche sul comportamento nel baseball cubano.
Come gestisce l'INDER le sanzioni nel baseball cubano?
El INDER applica sanzioni in base a un regolamento disciplinare che classifica alcune condotte come "molto gravi". Le sanzioni molto gravi devono essere scontate interamente senza possibilità di riduzione, come nel caso del lanciatore Leandro Martínez, che è stato sanzionato per un anno senza partecipare a eventi nazionali.
Qual è stata l'opinione suscitata dall'applicazione del regolamento disciplinare nel baseball cubano?
La applicazione delle sanzioni è stata oggetto di critiche per la sua mancanza di coerenza. Il giornalista Pavel Otero ha sottolineato che ci sono incoerenze nel modo in cui vengono applicate le sanzioni, suggerendo che potrebbe essere revisato il regolamento per permettere riduzioni delle sanzioni a seconda del comportamento dell'atleta e del contesto.
Qual è la posizione pubblica degli sportivi cubani riguardo alle sanzioni e alle condizioni del baseball sull'isola?
Alcuni sportivi hanno espresso pubblicamente il proprio discontento per le condizioni e le sanzioni nello sport cubano. Il campione di boxe Erislandy Álvarez ha denunciato la consegna di auto in cattivo stato da parte dell'INDER come incentivo, riflettendo la precarietà e l'abbandono istituzionale che subiscono gli atleti, anche quelli che hanno raggiunto risultati significativi.
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