Un gruppo di residenti di Centro Habana ha appiccato fuoco a un enorme cumulo di rifiuti all'incrocio tra le strade Concordia e Lealtad, costringendo all'intervento dei pompieri durante la notte di giovedì per spegnere l'incendio, come mostrato sulla pagina di Facebook del portale indipendente CubaNet.
Il fatto riflette il livello critico a cui è arrivata la situazione sanitaria nella città, dove l'accumulo di rifiuti anche accanto a scuole e ospedali, non solo genera insetti infestanti e cattivi odori, ma ora inizia a provocare episodi pericolosi per la sicurezza dei cittadini.
L'incapacità dello Stato di garantire un servizio basilare come la raccolta dei rifiuti ha generato una crisi di proporzioni senza precedenti a L'Avana.
Di fronte a questo abbandono, gli stessi abitanti sono costretti a prendere misure estreme che mettono a rischio le loro vite e quelle di chi vive nelle vicinanze.
Il rogo dei rifiuti nei quartieri habaneri, al di là di essere un atto disperato, è un riflesso della mancanza di soluzioni concrete e dell'indifferenza ufficiale di fronte a un problema che deteriora sempre di più la vita nella capitale cubana.
In Santiago di Cuba, il vicepresidente provinciale dell'Associazione dei Pompieri Volontari di Cuba, Aris Arias Batallas, ha lanciato all'inizio del mese un serio avviso sui social media riguardo al rischio crescente di incendi nei microdiscariche urbane.
Settimane fa, la giornalista ufficialista Ana Teresa Badía è stata categorica nell'affermare che “L'Avana puzza di spazzatura”, tramite un post sul suo profilo di Facebook in cui ha criticato l'accumulo di tonnellate di rifiuti nelle strade e agli angoli senza una raccolta tempestiva.
In la sua breve riflessione, Badía ha affermato che “c'è una galoppante indolenza istituzionale. Non incolpiamo solo il blocco, ci sono cose come l'empatia, il lavoro, il rispetto per i cittadini che non dipendono da alcun blocco.”
A suo avviso, “non può essere normalizzato che si debba convivere con la spazzatura”, sottolineando che “Havana è un eterno deposito di immondizia in attesa che qualcuno si compiaccia. Troppa indolenza”.
La opinione ha contrastato con le recenti dichiarazioni della vicedirettrice generale per gli Stati Uniti del Ministero delle Relazioni Esterne, Johana Tablada, che ha minimizzato la sporcizia a L'Avana paragonandola ad altri paesi, mentre ha incolpato i mezzi di comunicazione e le politiche degli Stati Uniti per la critica internazionale riguardante il tema.
“È vero che ci sono rifiuti per le strade, ma non siamo il paese con il maggior numero di rifiuti al mondo,” ha detto Tablada alcuni giorni fa nel videopodcast Alma Plus, condotto dalla giornalista ufficialista Laura Prada.
L'affermazione che la capitale cubana non sia una città con "tanta spazzatura" dimostra il contrasto tra il discorso ufficiale, che cerca di minimizzare un problema quotidiano, e l'esperienza giornaliera dei cittadini, che convivono con microdiscariche e fosse traboccanti, così come un sistema di raccolta dei rifiuti incapace di rispondere alla crisi igienico-ambientale.
Le autorità comunali responsabilizzano la stessa popolazione della capitale per il grave problema dei rifiuti, sostenendo che i cittadini distruggono, rubano o riutilizzano i contenitori destinati alla raccolta dei rifiuti.
Nel cuore di Centro Habana, uno dei rifiuti più impressionanti è diventato virale sui social media come testimonianza della decadenza della già splendida capitale cubana.
L'accumulo incontrollato di spazzatura in vari angoli del Vedado ha messo in allerta i residenti del centrale quartiere habanero, che hanno denunciato l'insalubrità prevalente e hanno avvertito del pericolo che questa situazione rappresenta in vista dell'imminente inizio della stagione ciclonica.
L'accumulo di rifiuti si estende in tutta la città, e provoca preoccupazione di fronte a una evidente crisi di salute pubblica fuori controllo, per la quale il governo non riesce a trovare una soluzione.
Domande frequenti sulla crisi dei rifiuti a L'Avana
Perché i vicini di Centro Habana hanno deciso di dare fuoco a un cassonetto?
I residenti di Centro Habana hanno dato fuoco alla discarica come una misura disperata di fronte all'inazione dello Stato per raccogliere i rifiuti accumulati. La situazione sanitaria in città è critica, con cumuli di spazzatura che generano insetti e cattivi odori, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini.
Qual è la posizione del governo cubano riguardo all'accumulo di spazzatura a L'Avana?
Il governo cubano, attraverso alcuni dei suoi rappresentanti, ha minimizzato il problema paragonandolo ad altri paesi, accusando le politiche degli Stati Uniti e i media per la critica internazionale. Tuttavia, non hanno offerto soluzioni efficaci per risolvere la crisi della raccolta dei rifiuti.
Quali sono le conseguenze dell'accumulo di spazzatura a L'Avana?
La proliferazione di spazzatura a L'Avana ha provocato una crisi della salute pubblica, aumentando il rischio di malattie a causa della proliferazione di vettori come topi, zanzare e blatte. Inoltre, gli incendi nelle discariche rappresentano un ulteriore pericolo per le comunità circostanti.
Quali misure sono state adottate per prevenire incendi nelle discariche a Cuba?
Le autorità dei vigili del fuoco hanno lanciato avvertimenti sul crescente rischio di incendi nei microdiscariche urbane e hanno esortato a adottare misure preventive. Tuttavia, la mancanza di azioni efficaci da parte del governo e la raccolta insufficiente dei rifiuti hanno perpetuato il problema.
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