La stampa ufficiale lo ammette: Cuba è una nazione piena di problemi

"Di fronte a tanti problemi architettonici, igienici e automobilistici, ci spetta avere maggiore attenzione, prenderci cura di noi stessi e sottoporci al minor numero possibile di rischi", suggerisce infine l'articolo.

Basura a Cuba (Immagine di riferimento)Foto © CiberCuba

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In un raro esercizio di franchezza, il giornale ufficiale Girón, della provincia di Matanzas, ha pubblicato un articolo che mette a nudo il profondo deterioramento che sta subendo Cuba.

Sotto il titolo I pericoli di una nazione con malanni, il giornalista Guillermo Carmonar evidenzia la crescente precarietà del paese e descrive una Cuba segnata dal deterioramento strutturale, dalla decomposizione istituzionale e dall'insicurezza quotidiana.

Facebook / Periódico Girón

“Il paese si riempie di problemi,” inizia Carmona, per poi chiarire che non si riferisce esclusivamente all'emigrazione di massa dei giovani o all'invecchiamento demografico, ma al fatto che “le infrastrutture invecchiano, le istituzioni vacillano e gli uomini si esauriscono.”

Da questa premessa, il testo espone una serie di segni visibili di quella decadenza: incidenti, crolli, malattie, obsolescenza automobilistica, abbandono patrimoniale e crisi abitativa. Carmona evoca l'avvertimento di un pompiere che partecipò ai soccorsi dell'Hotel Saratoga e all'incendio della Base de Supertanqueros: “con gli anni aumenterebbero gli incidenti”, a causa dell’usura dei protocolli di sicurezza e degli stessi oggetti ed edifici.

Il commento menziona una "crescita dei sinistri di ogni tipo", amplificata dai social media, e attribuisce parte delle tragedie a cause naturali, come i fulmini mortali, ma insiste sul fatto che esistono condizioni materiali che potrebbero mitigare i danni se venissero affrontate.

La descrizione del parco automobilistico è eloquente: “La Chevrolet, nonostante il tanto cromo e la vernice blu elettrico, è stata prodotta nel '56, quando Benny era in voga e Mark Zuckerberg non pensava ancora di nascere”. E anche se mette in evidenza la creatività del cubano di fronte all'obsolescenza programmata, ammette che “la lotta finisce quando non possiamo più allungarne la vita”.

Sulla questione della casa, Carmona riconosce che il problema non è stato risolto dal 1959 e che molti cittadini occupano edifici in rovina o osservano con rassegnazione il degrado delle loro abitazioni senza avere i mezzi per ripararle. Questa decadenza si estende al patrimonio architettonico delle città, che cade in "depopolamento architettonico" e culmina in crolli improvvisi che distruggono case e famiglie.

Sul piano sanitario, il testo avverte che ogni estate proliferano malattie, aggravate dal “grado di insalubrità delle strade a causa dell'accumulo di discariche, dei pessimi scarichi delle acque piovane e del sistema fognario, e dai continui problemi con l'approvvigionamento idrico.”

L'autore sottolinea che le cause sono molteplici: “pressioni esterne” e “cattiva gestione all'interno delle province e dei municipi”, ma sostiene che i pericoli aumentano: “aumentano gli indici di pericolosità e le variabili affinché un evento raggiunga le sue massime e nefaste conseguenze”.

La conclusione del testo si presenta come un avvertimento personale che, implicitamente, lascia nelle mani dei cittadini la responsabilità di proteggersi: “spetta a noi prestare maggiore attenzione, prenderci cura di noi stessi, sottoporci a un numero ridotto di rischi”. E conclude: “I sopravvissuti dobbiamo essere così”.

La pubblicazione dell'articolo di Girón arriva in un momento di precarietà per molti cittadini a Cuba. A Matanzas, i blackout superano le 22 ore in alcuni circuiti, come ha riconosciuto la stessa azienda elettrica. La crisi energetica si estende a tutta l'isola, con un deficit nazionale che ha sfiorato i 1.800 MW, influenzando servizi di base e la vita quotidiana di milioni di cubani.

A questo si aggiunge il deterioramento del sistema sanitario. Nel villaggio di Máximo Gómez, sempre a Matanzas, è stato denunciato che più del 70 % dei suoi abitanti presenta febbre e vomito senza accesso a farmaci né a diagnosi, mentre la mancanza di elettricità aggrava le condizioni sanitarie. In parallelo, l'Ambasciata degli Stati Uniti a L'Avana ha emesso un'allerta per l'aumento dei casi di epatite A, attribuiti alla contaminazione dell'acqua e all'accumulo di rifiuti.

Il problema della casa, menzionato nell'articolo, è stato riconosciuto ufficialmente. Nel primo trimestre del 2025, il governo ha rispettato solo il 12,4 % del piano di costruzione di abitazioni, e non sono state annunciate conseguenze per i responsabili né soluzioni concrete.

La stampa ufficiale ha trattato questi temi in altri momenti recenti, come in un fotoreportage che mostra famiglie che cucinano con legna per mancanza di elettricità e gas, o in testi dove, nonostante la gravità della situazione, si raccomanda di affrontare la crisi “con gratitudine e atteggiamento ottimista”.

In quel contesto, l'articolo di Girón non si limita a mettere in luce la situazione a Cuba, ma offre anche una raccomandazione finale: che i cittadini si prendano cura di sé stessi di fronte alla mancanza di garanzie pubbliche. Un'ammissione tacita, ma contundente, che i problemi del paese non possono più essere mascherati.

Domande frequenti sulla situazione attuale a Cuba

Qual è la situazione delle infrastrutture a Cuba secondo l'articolo di Girón?

L'articolo di Girón descrive un deterioramento strutturale generalizzato a Cuba, evidenziando problemi come incidenti, crolli, obsolescenza automobilistica e crisi abitativa. L'infrastruttura invecchia e le istituzioni vacillano, aumentando i rischi per la popolazione. La mancanza di manutenzione e attenzione alle esigenze di base contribuisce a questa situazione critica.

Quali problemi affronta il sistema sanitario a Cuba?

Il sistema sanitario a Cuba affronta numerose sfide, inclusi uno stato di insalubrità nelle strade dovuto all'accumulo di spazzatura, pessimi drenaggi e problemi con la fornitura d'acqua. La proliferazione di malattie durante l'estate è un problema ricorrente, aggravato dalla mancanza di accesso ai farmaci e da condizioni igieniche adeguate.

Come influisce la crisi energetica sulla vita quotidiana a Cuba?

La crisi energetica a Cuba ha portato a blackout che superano le 22 ore in alcune zone, influenzando i servizi essenziali e la vita quotidiana dei cittadini. Il deficit elettrico nazionale ha raggiunto i 1.800 MW, causando blackout prolungati e aggravando la precarietà della vita quotidiana nell'isola.

Qual è la situazione del parco automobilistico a Cuba secondo l'articolo?

La situazione del parco automobilistico a Cuba è critica, con veicoli obsoleti risalenti a decenni fa. L'articolo di Girón menziona che, nonostante gli sforzi dei cubani per mantenerli operativi, l'obsolescenza automobilistica è una realtà ineluttabile, e "la lotta finisce quando non possiamo più prolungarne la vita".

Quali misure suggerisce l'articolo di Girón di fronte alla crisi a Cuba?

L'articolo di Girón si conclude con un avvertimento personale, suggerendo che i cittadini devono prendersi cura di sé stessi a causa della mancanza di garanzie pubbliche. Si sottolinea la necessità che la cittadinanza presti maggiore attenzione e si esponga al minor numero possibile di rischi, date le condizioni di degrado generalizzato e i pericoli in aumento nel paese.

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Redazione di CiberCuba

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