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Lionel Messi è tornato con due gol e ha guidato l'Inter Miami in una rimonta chiave contro l'Orlando City, assicurandosi il pass per la finale della Leagues Cup 2025.
Il team guidato da Javier Mascherano ha vinto per 3-1 a Fort Lauderdale e ora cercherà il suo secondo titolo consecutivo contro il Seattle Sounders.
L'interpretazione di Messi, supportato da Jordi Alba, Luis Suárez e Telasco Segovia, ha riaffermato il suo peso decisivo in partite ad alto voltaggio.
Una partita di massima tensione a Fort Lauderdale
La semifinale tra Inter Miami e Orlando City è iniziata con un clima teso sin dai primi minuti. Il confronto, che ha di nuovo messo di fronte i due club dello stato della Florida, ha avuto un avvio accidentato e ruvido, con numerosi falli, scontri e proteste.
In totale, sono state mostrati nove cartellini gialli e uno rosso, prova dell'intensità con cui è stata disputata ogni palla.
L'Orlando City è passato in vantaggio proprio prima dell'intervallo. L'esterno croato Marco Pašalić ha approfittato di una palla persa al limite dell'area e ha scagliato un tiro alto impossibile per il portiere argentino Óscar Ustari.
La giocata è stata esaminata dal VAR ed è stata convalidata. Il gol premiava un Orlando che era stato più efficace e che aveva già battuto due volte l'Inter Miami in campionato in questa stagione.
Dal lato locale, le prime occasioni sono arrivate grazie a combinazioni tra Baltasar Rodríguez, Luis Suárez e Rodrigo De Paul. Tuttavia, la mancanza di precisione e il buon lavoro del portiere Pedro Gallese hanno mantenuto il vantaggio degli ospiti fino all'intervallo.
Il ritorno di Messi: chiave per la rimonta
La maggiore incertezza dell'incontro ruotava attorno a Lionel Messi. Il capitano argentino era stato assente per quattro partite a causa di un infortunio subito il 2 agosto contro il Necaxa.
La sua presenza nell'undici iniziale, nonostante indossasse un ginocchiera alla gamba sinistra, è stata un primo sollievo per i locali. Il suo rendimento nel secondo tempo ha dissipato ogni dubbio: è stato determinante.
La giocata che ha cambiato il corso dell'incontro è arrivata al minuto 76. David Brekalo, difensore dell'Orlando City, ha commesso un rigore per fallo su Tadeo Allende e ha ricevuto il suo secondo cartellino giallo, lasciando la sua squadra con dieci giocatori.
Messi ha trasformato il rigore con un tiro basso incrociato che ha portato il punteggio sull'1-1.
Desde quel momento, l'Inter Miami si è lanciato all'attacco. All'88° minuto, una combinazione tra Jordi Alba e Messi ha ricordato i migliori tempi del Barcellona.
Alba filtrò un passaggio al cuore dell'area, Messi si smarcò, controllò e definì con precisione per portare il punteggio sul 2-1. Tre minuti dopo, Telasco Segovia, dopo un uno-due con Luis Suárez, siglò il 3-1 con un'eccellente pallonetto su Gallese.
Messi e le finali: Una costante nella sua carriera
La partita contro Orlando ha segnato la quarantaquattresima finale nella carriera professionale di Lionel Messi. Delle 43 precedenti, ne ha vinte 31 e ne ha perse 12.
La sua ultima finale era stata con la selezione argentina nella Copa América 2024 contro la Colombia, e ora giocherà la sua seconda finale con l'Inter Miami.
Messi ha segnato gol nelle finali con tutte le squadre che ha rappresentato.
In totale, accumula 37 gol in questo tipo di incontri, superando di sei Pelé, che occupa il secondo posto in quella classifica. Con il Barcellona ha segnato 31 gol, con l'Argentina 4, e uno in ogni finale disputata con il PSG e l'Inter Miami.
Ciò che viene: Seattle e la Concacaf all'orizzonte
Con la vittoria, l'Inter Miami si è qualificata per la finale della Leagues Cup 2025, dove affronterà i Seattle Sounders, che hanno sconfitto per 2-0 i Los Angeles Galaxy nell'altra semifinale.
Il duello si svolgerà a Seattle, prima visita di Messi e della sua squadra in quella città dal suo arrivo nella MLS.
La partita non definirà solo il campione del torneo, ma anche uno dei classificati diretti agli ottavi di finale della Coppa dei Campioni della Concacaf 2026. Sarà un'opportunità per l'Inter Miami di affermarsi come potenza regionale e, per Messi, di ampliare il suo legato.
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