Confermati 24 femminicidi a Cuba dall'inizio dell'anno

In Cuba, sono stati confermati 24 femminicidi nel 2025, secondo YSTCC e OGAT.

Donne cubaneFoto © CiberCuba

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Le piattaforme femministe Yo Sí Te Creo en Cuba (YSTCC) e l'Osservatorio di Genere di Alas Tensas (OGAT) hanno confermato martedì un totale di 24 femminicidi nel paese tra gennaio e il 12 agosto 2025, dopo aver verificato due nuovi casi avvenuti nell'ultima settimana.

Il 5 agosto, Milagros Batista Estévez, di 56 anni, è stata assassinata dal suo ex compagno nella sua abitazione del quartiere Alex Urquiola, nella città di Holguín, nonostante la vittima avesse denunciato precedentemente la violenza alla polizia, segnala la pubblicazione su Facebook.

Un giorno prima, il 4 agosto, Mailenis Blanco Amor, di 47 anni, è stata attaccata a casa sua a Puerta de Golpe, Pinar del Río, da tre uomini che si sono spacciati per poliziotti.

Pubblicazione su Facebook

Anche se gli aggressori hanno agito nell'ambito di un furto, le organizzazioni segnalano che c'era un chiaro pregiudizio di genere, poiché hanno atteso che la donna fosse sola e hanno esercitato violenza eccessiva contro di lei.

Durante la recente chiusura temporanea di YSTCC per autocura, sono stati verificati gli omicidi di Melisa Rivero Bacallao (24 anni), l'8 luglio a Limonar, Matanzas; Leysi Liettis Cascaret Casero (22 anni) e di Yailín Carrasco Pérez (29 anni), il 22 luglio a Cienfuegos.

Anche quelli di Yailín Requejo Miranda (41 anni), il 13 luglio a Holguín e Kenia Rodríguez Mora (49 anni), il 28 luglio a Lawton, L'Avana.

Tutti questi crimini sono stati documentati attraverso i mezzi di stampa, rapporti di cittadini e attivisti, e successivamente confermati da fonti comunitarie.

Le organizzazioni hanno segnalato che continuano a indagare su nuovi rapporti a Holguín, Santiago di Cuba, Villa Clara e Camagüey.

Hanno anche esortato i cittadini a denunciare qualsiasi caso di violenza estrema di genere, sottolineando che “denunciare questi crimini non è reato”.

Nel loro comunicato, YSTCC e OGAT hanno lamentato che la violenza maschilista continui a crescere e hanno ricordato che lo Stato cubano manca di meccanismi efficaci per prevenire e fermare questi eventi, mentre cresce la criminalità generale nel paese.

Domande frequenti sui feminicidi in Cuba

Quanti femminicidi sono stati confermati a Cuba nel 2025?

Fino al 12 agosto 2025, sono stati confermati 24 femminicidi a Cuba, secondo le piattaforme femministe Yo Sí Te Creo en Cuba (YSTCC) e l'Osservatorio di Genere di Alas Tensas (OGAT). Queste cifre sono il risultato di un sottoregistro effettuato da queste organizzazioni indipendenti, in quanto il regime cubano non riconosce ufficialmente il termine "femminicidio".

Quali meccanismi ha lo Stato cubano per prevenire i femminicidi?

Lo Stato cubano è privo di meccanismi efficaci per prevenire e fermare i femminicidi. Le piattaforme femministe hanno criticato la mancanza di politiche pubbliche adeguate e di un quadro giuridico che definisca il femminicidio come reato nel Codice Penale. Nonostante le richieste urgenti delle organizzazioni femministe, il regime continua a non attuare misure strutturali per affrontare questo grave problema.

Qual è la reazione della società civile cubana di fronte ai femminicidi?

La società civile cubana, attraverso organizzazioni come YSTCC e OGAT, ha assunto un ruolo cruciale nella visibilità e denuncia dei femminicidi. Queste piattaforme esortano i cittadini a denunciare qualsiasi caso di violenza estrema di genere, sottolineando che "denunciare questi crimini non è un reato". Tuttavia, devono affrontare ostacoli come la mancanza di accesso a reti di supporto e servizi pubblici, specialmente nelle zone rurali.

Come influisce la violenza maschilista sulle famiglie a Cuba?

La violenza di genere lascia molti minori in una situazione di orfanotrofio materno, senza protezione né assistenza da parte dello Stato. Le organizzazioni femministe hanno segnalato la mancanza di programmi specifici di assistenza e riparazione per questi bambini e bambine, sottolineando la necessità di politiche pubbliche che affrontino questa problematica in modo integrato.

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Redazione di CiberCuba

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