Il pugile cubano Yordenis Ugás ha duramente criticato il regime cubano dopo le dimissioni della ministra del Lavoro e della Sicurezza Sociale, Marta Elena Feitó Cabrera, dopo che quest'ultima ha negato l'esistenza di mendicanti sull'Isola.
En Facebook, Ugás ha lanciato un messaggio diretto alle alte sfere del potere a Cuba, affermando che dovrebbero dimettersi anche tutti coloro che lo hanno sostenuto.
"Questa ministra si è dimessa, io nemmeno la conoscevo. Se l'hanno costretta a dimettersi per alcune parole, cosa aspettano a dimettersi tutti quelli che l'hanno applaudita?" ha domandato.

Il pugile ha indirizzato il suo messaggio contro la cima del potere a Cuba, accusandoli di mantenere il popolo nella miseria.
"Anche Canel, Marrero, Lazo e tutto il Partito Comunista dovrebbero dimettersi, insieme a tutti i grassi, ladri, inefficienti e indecenti che hanno ridotto quel popolo in miseria, senza cibo, senza medicine e senza libertà", scrisse.
La rinuncia di Feitó Cabrera è avvenuta dopo le sue dichiarazioni controverse davanti alle commissioni del Parlamento, dove ha affermato che a Cuba "non ci sono mendicanti".
Secondo lei, le persone che chiedono l'elemosina o frugano nei rifiuti lo fanno "per scelta", e li ha accusati di essere "travestiti" e di evitare il lavoro.
Le sue parole hanno scatenato un'ondata di indignazione dentro e fuori dal paese, specialmente sui social media.
Il governo ha tentato rapidamente di contenere la crisi e poche ore dopo le sue dichiarazioni ha annunciato che la dirigente si era dimessa.
Il comunicato ufficiale ha espresso che Feitó Cabrera ha agito con "mancanza di obiettività e sensibilità", e ha insistito che lei stessa ha richiesto la sua liberazione dall'incarico dopo "aver riconosciuto i suoi errori".
Il giorno successivo, il primo ministro Manuel Marrero ha descritto le sue dimissioni come un atto "coraggioso", sebbene abbia sottolineato che quanto dichiarato dalla funzionaria "non è in linea con la politica del governo".
Come Ugás, molte voci, come quella degli attori Héctor Noas e Luis Alberto García, hanno criticato il silenzio dei deputati dell'Assemblea Nazionale di fronte alle affermazioni controverse.
L'indignazione si è diffusa in molti settori della società cubana che denunciavano da anni l'abbandono delle persone anziane, l'aumento della fame e della povertà, e la presenza visibile di cittadini senza fissa dimora, contraddicendo il discorso ufficiale.
Le dichiarazioni di Ugás riflettono non solo il suo ripudio per la gestione governativa della questione, ma anche un crescente sentimento di frustrazione all'interno della diaspora cubana e tra i cittadini che affrontano giorno dopo giorno una crisi sociale ed economica sempre più profonda.
Domande frequenti sulla dimissione della ministra del Lavoro di Cuba e le critiche di Yordenis Ugás
Perché ha rinunciato la ministra del Lavoro di Cuba, Marta Elena Feitó Cabrera?
Marta Elena Feitó Cabrera ha rassegnato le dimissioni dopo aver affermato che a Cuba non ci sono mendicanti, il che ha scatenato un'ondata di indignazione dentro e fuori dal paese. Le sue dichiarazioni sono state considerate insensibili e hanno negato la realtà visibile della povertà nell'isola.
Qual è stata la reazione di Yordenis Ugás di fronte alle dimissioni della ministra?
Il pugile cubano Yordenis Ugás ha criticato duramente il regime, suggerendo che oltre alla ministra, dovrebbero dimettersi Díaz-Canel, Marrero, Lazo e tutto il Partito Comunista, ai quali ha accusato di mantenere il popolo nella miseria senza cibo, medicine né libertà.
Come ha reagito il governo cubano alle dichiarazioni della ministra?
Il governo ha cercato di controllare il danno politico e sociale causato dalle dichiarazioni, accettando rapidamente le dimissioni di Feitó Cabrera e describendo la sua uscita come un atto "coraggioso", sebbene Marrero abbia sottolineato che le sue dichiarazioni non si allineano con la politica del governo.
Qual è stata la risposta del popolo cubano alle dichiarazioni della ministra Feitó?
Le dichiarazioni della ministra hanno generato un rifiuto massiccio a Cuba, con intellettuali, attivisti e cittadini che hanno criticato la sua mancanza di empatia e il disprezzo verso i più vulnerabili. C'è stata una richiesta di riconoscere e affrontare la povertà reale nell'isola.
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