Rigoberto Ferrera reagisce alle dichiarazioni della ministra del Lavoro a Cuba: "Non hanno vergogna"

Rigoberto Ferrera critica la ministra del Lavoro di Cuba per aver negato l'esistenza di mendicanti, generando un vivace dibattito sui social. Le dichiarazioni contrastano con la povertà presente nell'isola.

Ministra Marta Elena Feitó e umorista Rigoberto FerreraFoto © Canal Caribe / Instagram Rigoberto Ferrera

Il comico cubano Rigoberto Ferrera ha colpito duramente la ministra del Lavoro e della Sicurezza Sociale, Marta Elena Feitó Cabrera, dopo le sue recenti dichiarazioni in cui ha negato l'esistenza di mendicanti a Cuba.

"Si dice che a Cuba non ci sono mendicanti, che sono persone travestite da mendicanti... Ci saranno anche persone travestite da ministri e ministre?", ha chiesto Ferrera in un video pubblicato sul suo profilo Instagram.

Il post è stato accompagnato da una frase incisiva che ha risuonato tra i suoi follower: "Non hanno vergogna".

Le parole dell'umorista sono emerse in risposta a una intervento di Feitó Cabrera durante le sessioni parlamentari del regime di lunedì, dove ha affermato che coloro che si trovano per strada in condizioni di vulnerabilità non sono realmente indigenti, ma persone che “hanno trovato un modo di vita facile per guadagnare soldi e non lavorare”.

“Hemos visto persone, apparentemente mendicanti, ma quando le guardi le mani, i vestiti... sono travestiti da mendicanti”, ha detto la funzionaria.

También ha ironizzato su coloro che cercano cibo tra i rifiuti, assicurando che non lo fanno per fame: “I subacquei sono in acqua. Quelli che sono nei contenitori della spazzatura, a cercare lattine, non stanno cercando cibo. Questi sono schemi che cercano di imporci”.

Le dichiarazioni controverse hanno provocato un'ondata di critiche sui social media, specialmente tra artisti e comici cubani.

Luis Silva, creatore del popolare personaggio di Pánfilo, ha reagito con una satira musicale intitolata “Non erano mendicanti, erano travestiti”, parodia della canzone El muerto vivo.

Anche il comico Ulises Toirac ha espresso la sua indignazione su Facebook con l'etichetta #IoSonoMendigo.

“Devo essere un travestito che evade le tasse, ma non arriverei a fine mese se non mi aiutano. Avremo vestiti che non sono da mendicanti e mani che non sono da mendicanti, ma non viviamo per lo più del nostro sudore”, scrisse Toirac.

Le parole di Feitó contrastano con la dura realtà economica del paese. Secondo l'Osservatorio Cubano dei Diritti Umani, il 89% delle famiglie cubane vive in estrema povertà.

Domande frequenti sulle dichiarazioni della ministra del Lavoro a Cuba

Cosa ha detto la ministra del Lavoro di Cuba riguardo ai mendicanti?

La ministra del Lavoro e della Sicurezza Sociale di Cuba, Marta Elena Feitó Cabrera, ha affermato che a Cuba non esistono mendicanti. Secondo le sue dichiarazioni, le persone che sembrano mendicanti sono vestite in modo inappropriato e hanno trovato un modo di vivere facile per guadagnare denaro senza lavorare formalmente. Queste dichiarazioni hanno suscitato una forte reazione critica sui social media e tra gli artisti cubani.

Come ha reagito Rigoberto Ferrera alle dichiarazioni della ministra?

Il comico cubano Rigoberto Ferrera ha criticato duramente il ministro in un video pubblicato sul suo profilo Instagram. Ferrera ha messo in discussione la mancanza di vergogna dei funzionari del governo e si è chiesto ironicamente se ci siano anche persone mascherate da ministri. Il suo commento ha riflesso il sentimento di molti cubani che considerano le dichiarazioni del ministro come insensibili e scollegate dalla realtà.

Quale impatto hanno avuto le dichiarazioni della ministra sull'opinione pubblica cubana?

Le affermazioni della ministra hanno generato un grande malessere tra la popolazione cubana, provocando critiche e satire da parte di artisti e cittadini sui social media. La reazione della cittadinanza ha incluso da canzoni satiriche a commenti critici da parte di figure pubbliche ed economisti, mostrando un rifiuto generalizzato alla negazione di una realtà visibile nelle strade cubane.

Qual è stata la risposta del presidente Díaz-Canel alle dichiarazioni della ministra?

Il presidente Miguel Díaz-Canel ha definito discutibile la mancanza di sensibilità nell'approccio alla vulnerabilità espresso durante le sessioni dell'Assemblea. Sebbene non abbia menzionato direttamente il ministro, i suoi commenti suggeriscono una critica indiretta. Tuttavia, la mancanza di misure concrete nella sua risposta è stata vista da molti come un atto di cosmetica politica, senza affrontare i problemi strutturali che hanno portato alle dichiarazioni del ministro.

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