Exchofer di Ómnibus Nacionales denuncia abbandono istituzionale dopo un incidente di cui non è stato responsabile: Questa è la sua storia

L'incidente è avvenuto nel gennaio del 2021.

Foto © Collage Facebook/José Collado Gonzále

José Collado González, con 19 anni di servizio come autista “A” presso l'Empresa de Ómnibus Nacionales (EON), ha presentato una denuncia pubblica in cui accusa la sua ex ente di abbandono, molestie sul lavoro e ritorsioni.

Collado è stata una delle vittime di un grave incidente avvenuto nel 2021 mentre lavorava come autista, anche se non era lui a guidare l'autobus al momento del sinistro.

L'incidente: Una tragedia nazionale

Nel gennaio del 2021, un autobus di EON trasportava insegnanti da L'Avana verso l'oriente del paese, dopo che i loro alloggi erano stati trasformati in centri di isolamento a causa della pandemia.

Il veicolo è caduto da un ponte al chilometro 44 dell'Autopista Nacional. Il risultato è stato devastante: 12 morti e 25 feriti. Tra i feriti c'era Collado.

Le lesioni che ha subito sono state gravi: frattura della meseta tibiale (gamba sinistra); frattura dell'ulna (braccio destro); lussazione della spalla e della caviglia con danno ai legamenti e frattura di due costole.

È stato in malattia per nove mesi, dopo i quali è stato dichiarato idoneo fisicamente e mentalmente a tornare al lavoro.

La denuncia: Maltrattamenti dopo la guarigione

Al reincorporarsi nell'ottobre del 2021, secondo la denuncia, Collado non è stato riassegnato al suo posto come autista.

"Anziché ricevere supporto, ho subito maltrattamenti e molestie sul lavoro da parte dell'amministrazione della Base, UEB di Trasporto Collaboratori (EON). Mi sono stati negati i miei diritti costituzionali, sono stato molestato e vessato sul lavoro per aver reclamato un autobus fermo che non aveva un autista fisso, e fino ad oggi non ho ricevuto una riparazione dignitosa per le conseguenze fisiche ed emotive, ha spiegato."

Denuncia che l'azienda degli Autobus Nazionali non ha protetto un lavoratore gravemente infortunato durante il servizio, con un'eccezionale carriera lavorativa e che non era mai stato sanzionato.

Collado cita che sono stati violati gli Art. 49 (salute) e 51 (lavoro dignitoso) della Costituzione di Cuba.

Denuncia che non ci sono state scuse né compensazioni: "solo abbandono".

Collado González assicura di avere referti medici, documenti di lavoro e testimoni a supporto del suo caso.

Esige "un'indagine pubblica e trasparente", oltre a "risarcimenti per danni fisici e morali", la reintegrazione in un posto di conducente "A" di autobus e "garanzie che nessun altro lavoratore subirà questo".

Captura di Facebook/José Collado González

Chi conduceva? Chiarimento fondamentale e origine della confusione

Un aspetto centrale della controversia è stata la convinzione iniziale, errata, che Collado stesse guidando l'autobus durante l'incidente.

Nella sua prima pubblicazione non lo ha chiarito, il che ha generato speculazioni e attacchi da parte di alcuni utenti.

In merito a ciò, lo stesso Collado ha pubblicato una chiarificazione contundente il 12 luglio

"Gli autobus di EON operano con due membri di equipaggio che si alternano nelle funzioni. Io ho iniziato come conducente, ma al momento dell'incidente stavo dormendo, nel mio orario di riposo, come stabilito dal regolamento."

“El autobus era in perfette condizioni tecniche. L'indagine ha concluso che la causa è stata la fatica dell'autista che stava guidando in quel momento. “Non sono mai stato convocato a testimoniare né mi è stata attribuita alcuna responsabilità”, ha aggiunto.”

Questo punto è stato supportato dalla testimonianza -nella sezione commenti del suo primo post- del pompiere Yoan Manuel Sendoya Reyes, che ha partecipato al suo salvataggio e ha confermato: “Ti abbiamo tirato fuori dal bus. Ti ho chiesto cosa era successo e mi hai detto che stavi dormendo”.

En la sua pubblicazione di sabato, José Collado ha affermato che dopo essersi riunito al lavoro nell'ottobre del 2021, l'amministrazione della UEB di Trasporto di Collaboratori all'Avana gli ha offerto posti come lavapiatti o custode, incompatibili con il suo stato di salute.

Nel negarsi e nel rivendicare i propri diritti fino a istanze elevate, incluso il Ministero dei Trasporti, afferma di essere stata vittima di molestie, ritorsioni e blocchi lavorativi: “Non chiedo privilegi, solo di lavorare. È giusto che mi venga negato il pane per aver denunciato negligenze?”.

Nel 2024, tentò di entrare in TRANSTUR, ma sebbene fosse stato convocato due volte, non poté partecipare perché era in servizio (a Granma e Guantánamo).

Ha spiegato che ha richiesto il suo recesso in EON per candidarsi al posto, ma non ha mai ricevuto risposta, e da allora gli vengono chiuse tutte le porte lavorative senza spiegazione.

"Non chiedo privilegi, solo di lavorare. È giusto che mi venga negato il pane per denunciare negligenze? Perché dovrei essere punito per cercare ciò che la legge tutela?", concluse.

Reazioni: solidarietà, critiche e denunce al sistema

Il caso ha provocato un intenso dibattito nel gruppo Facebook “Accidentes Buses & Camiones”, dove si sono mescolati messaggi di solidarietà, critiche a Collado e riflessioni più ampie sul sistema lavorativo cubano.

Uno dei commenti più condivisi è stato quello del moderatore Pedro Domínguez, che ha attribuito la responsabilità della tragedia ai dirigenti di alto livello:

“A nessuno interessava se i conducenti fossero in condizioni di fare quel viaggio. Qui i conducenti siamo fusibili che si bruciano quando qualcosa va storto. Triste realtà,” scrisse.

Altri internauti hanno sottolineato la precarietà delle condizioni di trasporto, la mancanza di diritti lavorativi e l'assenza di protezione per i lavoratori dopo gli incidenti.

Ci sono stati anche commenti ostili e persino insulti nei confronti di Collado, basati sull'erronea supposizione che fosse l'autista attivo al momento del sinistro.

Quella confusione, oggi corretta, ha evidenziato la fragilità del giudizio pubblico quando mancano dettagli chiave.

La denuncia di José Collado González ha messo in luce non solo il suo caso particolare, ma anche un problema più ampio: l'indefensione di molti lavoratori del settore statale di fronte a gravi incidenti, la mancanza di riparazione istituzionale e l'arbitrarietà nella gestione delle risorse umane.

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