“Ni vulnerabile né allettata”: scusa ufficiale per negare il gas liquefatto a un'anziana malata a Matanzas

Una donna anziana con molteplici malattie polmonari continua a cucinare con carbone perché non figura nella lista ufficiale dei “casi prioritari”. La risposta delle istituzioni ignora il rischio per la salute e si rifugia nei tecnicismi. Un’altra dimostrazione di come i criteri burocratici pesino più della vita quotidiana dei più fragili.

Una anziana malata nell'Atene di Cuba chiede aiuto e riceve burocrazia in rispostaFoto © Girón/Raúl Navarro

A Mirella Herrera Delgado, una matancera e anziana con asma severa, Malattia Polmonare Ostruttiva Cronica (EPOC), allergie e limitazioni fisiche, è stato negato l'accesso al gas liquido di petrolio (GLP) perché, secondo l'azienda statale, non soddisfa i criteri di “priorità”.

Così lo descrive la sezione di lettere Apartado 1433, del periodico ufficiale Girón, al quale scrisse Herrera, con la speranza di ottenere una soluzione alla sua situazione critica.

Vicina del quartiere Camilo Cienfuegos, nella città di Matanzas, l'anziana ha riconosciuto che “non è permanentemente a letto né si considera nella categoria di vulnerabile, ma ha bisogno del suddetto combustibile domestico per la cottura dei suoi alimenti”.

A causa dei continui e prolungati apagoni che colpiscono il paese e il grave deficit di GLP, è stata costretta a cucinare con carbone, ma le sue condizioni mediche rendono questa alternativa non innocua, bensì una minaccia diretta per la sua salute.

Secondo la risposta fornita ai media da Lázaro R. Abreu García, direttore territoriale dell'Impresa Commercializzatrice di Combustibili Matanzas, le malattie descritte dalla mittente non rientrano tra quelle prioritarie per l'assegnazione del gas liquefatto.

“In questi casi sono inclusi i vulnerabili monitorati dal governo municipale e i clienti in difficoltà. Poiché ha acquistato il prodotto il 3 dicembre 2024, ha già diritto a comprarlo dal 10 giugno scorso”, ha puntualizzato Abreu.

La risposta ufficiale, sebbene conforme alla normativa, evidenzia la rigidità di un sistema che non contempla sfumature né eccezioni.

Il caso di Mirella non è unico, ma è certamente illustrativo. Mostra con crudezza come la politica di distribuzione del GLP, lontana dall'attenere a bisogni umani concreti, sia guidata da classificazioni fredde che non si adattano alla complessità di ogni situazione. Nel frattempo, persone con gravi patologie continuano a confrontarsi da sole con decisioni che ignorano l'essenziale: il loro diritto a vivere con dignità.

La vendita di GLP è stata sospesa in quasi tutte le province di Cuba, dopo esaurimento dell'inventario proveniente dall'ultimo nave arrivata sull'isola a maggio, ha confermato a Granma il direttore aggiunto dell'Unione Cuba Petróleo, Irenaldo Pérez Cardoso.

La distribuzione è rimasta attiva per più di 30 giorni, ma attualmente ci sarà disponibilità solo al prossimo arrivo di una nuova nave, che si trova nelle acque nazionali, sebbene il suo scarico dipenda dal completamento del pagamento al fornitore, hanno riconosciuto le autorità.

Questo fenomeno non è nuovo: da mesi e persino anni, Cuba affronta interruzioni periodiche nella distribuzione di gas domestico, dipendendo quasi esclusivamente dall'arrivo delle navi e dalla capacità del governo di effettuare i pagamenti in tempo.

Ogni volta che si esauriscono le riserve, la popolazione rimane esposta a lunghe attese e all'incertezza su quando potrà tornare a cucinare a gas.

Il governo attribuisce queste limitazioni alla mancanza di finanziamento e alle sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti, che qualifica come parte di un “blocco multidimensionale”.

Al momento, non si intravede una soluzione che permetta di superare la dipendenza estrema da importazioni specifiche per garantire un servizio essenziale come il gas liquefatto.

Inoltre, il paese sta attraversando una delle sue peggiori crisi energetiche degli ultimi anni, con un sistema elettrico deteriorato, dipendente da carburanti scarsi e con una capacità di generazione al limite del collasso.

La Unión Eléctrica (UNE) ha confermato questo venerdì 4 luglio che il Sistema Elettrico Nazionale (SEN) è ancora immerso in una grave crisi, con un deficit che ha raggiunto i 1.767 MW giovedì, un valore superiore ai 1.650 MW previsti e che riflette una situazione di estrema vulnerabilità.

Mentre i rapporti ufficiali riflettono una situazione critica in termini tecnici, per le strade di Cuba la percezione dei cittadini va oltre i numeri: la disperazione si installa come un sentimento generalizzato di fronte al peggioramento delle condizioni di vita.

Nel caso di Matanzas, l'Empresa Eléctrica ha annunciato l'implementazione di diverse misure per mitigare i blackout, ma le stesse dichiarazioni confermano che le problematiche continueranno.

Nel territorio yumurino, sono stati segnalati blackout di fino a 32 ore consecutive, il che ha generato disagi e proteste tra i cittadini.

Domande Frequenti sulla Crisi del Gas Liquefatto a Cuba

Perché è stato negato il gas liquefatto a Mirella Herrera Delgado a Matanzas?

Le è stato negato il gas liquefatto perché le malattie di Mirella Herrera non rientrano tra quelle prioritarie per l'assegnazione di questa risorsa, secondo le normative vigenti dell'azienda statale responsabile della sua distribuzione. Anche se la Herrera presenta condizioni mediche gravi, come asma e BPCO, queste non sono considerate all'interno dei criteri di "priorità" stabiliti, che si limitano a persone costrette a letto o vulnerabili monitorate dal governo municipale.

Qual è lo stato attuale della distribuzione di gas liquefatto a Cuba?

La distribuzione di gas liquefatto a Cuba affronta gravi difficoltà a causa della mancanza di scorte e dei problemi di finanziamento per effettuare pagamenti ai fornitori internazionali. Questa situazione ha provocato una carenza generalizzata che colpisce milioni di famiglie in tutta l'isola, costringendo molte famiglie a ricorrere a metodi alternativi di cottura, come l'uso di legna e carbone, il che rappresenta un regresso nelle condizioni di vita.

Come influisce la crisi del gas liquefatto sulla popolazione cubana?

La crisi del gas liquefatto ha costretto molte famiglie a cucinare con legna, il che comporta rischi per la salute e per l'ambiente. Inoltre, l'aumento del consumo elettrico dovuto alla mancanza di gas ha ulteriormente sovraccaricato un sistema elettrico già instabile, aggravando l'impatto dei frequenti blackout. La situazione ha generato malcontento e disperazione tra la popolazione, che affronta lunghe code e incertezze riguardo all'accesso a questa risorsa fondamentale.

Quali misure ha preso il governo cubano per affrontare la scarsità di gas liquefatto?

Il governo ha tentato di dare priorità alla distribuzione di gas liquefatto ai settori vulnerabili, come le persone costrette a letto e i pazienti in emodialisi, e ha implementato sistemi di distribuzione digitale per organizzare le code d'acquisto. Tuttavia, queste misure non hanno risolto la radice del problema: la mancanza di approvvigionamento a causa della dipendenza dalle importazioni e dei problemi finanziari per garantire le consegne. La situazione rimane critica, con poche prospettive di miglioramento a breve termine.

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Redazione di CiberCuba

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