Villa Clara "innovativa": costruiscono case senza cemento né acciaio, mentre crolla il fondo abitativo

Le autorità promuovono esperimenti con materiali alternativi, ma non specificano come realizzeranno le 77.000 abitazioni nuove e riabilitate necessarie per la provincia. Madri con tre figli ricevono solo cinque soluzioni in tutto il 2025.

A Santa Clara e Remedios si stanno costruendo due abitazioni sperimentali senza cemento né acciaioFoto © CiberCuba

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In un tentativo di mostrare "creatività" di fronte alla critica scarsità di materiali, il governo della provincia di Villa Clara costruisce due abitazioni sperimentali - una a Santa Clara e l'altra a Remedios - che rinunciano completamente a cemento e acciaio.

Questo “progetto dimostrativo”, che intendono completare entro dicembre, contrasta con le 77.000 soluzioni abitative urgenti di cui ha bisogno la provincia, dove il 39% delle abitazioni è in condizioni regolari o scarse, ha riportato il giornale provinciale Vanguardia.

Si stanno realizzando un'abitazione a Santa Clara e una a Remedios, che sarà costruita senza cemento né acciaio. È un impegno finirele entro il mese di dicembre per poter dimostrare questa alternativa, che contribuisce ad affrontare l'innalzamento dei costi dei materiali da costruzione”, ha spiegato la governatrice della provincia Milaxy Sánchez Armas durante la sessione di giovedì del Burò Provinciale del Partito. La riunione è stata presieduta da Susely Morfa González, prima segretaria dell'organizzazione nel territorio centrale.

Tuttavia, la "soluzione star" -le case sperimentali- non include un piano di applicazione massivo, non si spiega quali materiali alternativi stanno utilizzando, né come garantiranno la durabilità di queste costruzioni.

Il rapporto presentato precisa che il 39% del patrimonio abitativo di Villa Clara è valutato in stato tecnico costruttivo regolare e scarso, “il che rappresenta un impegno a costruire e riabilitare rispettivamente oltre 46.000 e 31.000 abitazioni”.

I comuni più impegnati sono rappresentati da Cifuentes, Sagua, Camajuaní, Manicaragua, Ranchuelo e Caibarién, ha indicato il mezzo di informazione.

Mientras tanto, programmi sociali come quello per le madri con tre o più figli -prioritario secondo la legge- hanno beneficiato solo cinque famiglie quest'anno.

La paralizzazione della cava di Sagua la Grande per problemi di ricollocazione di alcune abitazioni vicine alla zona e la fuga di tecnici verso il settore privato completano un panorama desolante, dove le promesse di "incontri regionali" e "consulenze universitarie" sembrano insufficienti di fronte alla gravità del collasso abitativo.

Una delle conclusioni dell'incontro ha incluso la possibile convocazione a "un incontro regionale" con lavoratori e dirigenti, al fine di "presentare proiezioni di lavoro e un programma di recupero che incentivino il fondo abitativo villaclareño", secondo Vanguardia.

Il crollo della costruzione di abitazioni a Cuba riflette con chiarezza l'entità della crisi economica e sociale che attraversa il paese. Nel 2024 sono state costruite 5,5 volte meno abitazioni rispetto al 1984 e 15 volte meno rispetto al 2006.

Incluso nel 1992 -anno critico del Período Especial- furono costruite quasi il triplo delle case rispetto all'anno scorso, secondo l'economista Pedro Monreal.

Solo 1.344 abitazioni sono state costruite nel primo trimestre del 2025, il che rappresenta solo il 12,4 % del piano ufficiale di 10.795. Questo dato conferma non solo il crollo del programma statale di costruzione, ma anche la crisi strutturale del settore e l'incapacità del governo di affrontare una delle esigenze più urgenti della popolazione.

In parallelo, le statistiche degli ultimi anni mostrano una tendenza chiara: da almeno il 2014, gli investimenti nel turismo hanno acquisito importanza all'interno del bilancio nazionale, a scapito di settori chiave come l'edilizia o l'infrastruttura sociale.

Tali priorità per gli investitori, nonostante il rallentamento economico e il deterioramento generalizzato in settori sensibili come la salute pubblica o l'alimentazione, evidenziano una disconnessione sempre più profonda tra le priorità del governo cubano e le reali necessità della popolazione.

I discorsi ufficiali continuano a riciclare promesse che non vengono mai mantenute: “maggiore efficienza”, “innovazione tecnologica”, “collegamento con le università” o “strategie sostenibili”. Tuttavia, ci sono sempre più cubani senza case, che vivono per strada o senza risorse per restaurare le loro abitazioni a rischio di crollo.

Domande frequenti sulla crisi abitativa e i progetti a Villa Clara, Cuba

Cosa caratterizza il progetto di abitazioni senza cemento né acciaio a Villa Clara?

Il progetto a Villa Clara consiste nella costruzione di abitazioni sperimentali che non utilizzano né cemento né acciaio. Questo tentativo di "innovazione" nasce di fronte alla critica scarsità di materiali, ma manca di un piano massiccio di applicazione e non specifica i materiali alternativi utilizzati né come verrà garantita la durabilità di queste costruzioni.

Qual è la situazione attuale del fondo abitativo a Villa Clara?

Il fondo abitativo a Villa Clara si trova in una situazione critica, con il 39% delle abitazioni in condizioni regolari o scadenti. La provincia ha urgentemente bisogno di 77.000 soluzioni abitative, il che rappresenta una sfida significativa per il governo cubano, che ha sistematicamente mancato i suoi piani di costruzione di abitazioni.

Qual è stato l'impatto della crisi dei materiali da costruzione a Cuba?

La crisi dei materiali da costruzione a Cuba, in particolare la scarsità di cemento, ha avuto un impatto devastante sul settore dell'edilizia. Nel 2024, è stato utilizzato solo il 10% della capacità installata per la produzione di cemento, il che riflette il grado di deterioramento del sistema produttivo nazionale e l'incapacità del governo di soddisfare le necessità fondamentali di abitazione.

Quali sono le priorità del governo cubano riguardo agli investimenti?

Negli ultimi anni, gli investimenti nel turismo hanno prevalso su settori chiave come l'abitazione. Questa disconnessione tra le priorità del governo e le reali esigenze della popolazione ha contribuito all'inerzia economica e alla crisi abitativa a Cuba, dove migliaia di famiglie attendono ancora una soluzione dignitosa ai loro problemi abitativi.

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Redazione di CiberCuba

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