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Marisa, una donna cubana di 61 anni, è stata brutalmente uccisa martedì scorso dal suo compagno, un uomo spagnolo di 63 anni che poi ha tentato di togliersi la vita, hanno riportato media spagnoli.
I fatti sono avvenuti nel comune di Getafe, a sud di Madrid, quando i vicini hanno allertato la Polizia dopo aver sentito le urla di aiuto della vittima, che implorava: "Aiuto, aiuto, vogliono uccidermi!".
secondo report ufficiali, l'aggressore, identificato come Florindo, trascinò Marisa fino a un capanno nel cortile dell'abitazione che condividevano con altre persone e lì la pugnalò tre volte al petto. Nonostante il tempestivo arrivo dei servizi di emergenza, non poterono fare nulla per salvarle la vita.
Gli agenti della Polizia Nazionale hanno dovuto calarsi dalla terrazza di un vicino per accedere al luogo dove l'uomo si era barricato con un coltello in mano.
Ante la sua negativa a consegnarsi, gli agenti hanno utilizzato una pistola taser per immobilizzarlo e arrestarlo. L'aggressore si trova ricoverato in gravi condizioni presso l'Ospedale 12 de Octubre di Madrid.
Marisa e Florindo erano insieme da oltre 20 anni, secondo le testimonianze dei familiari. Non risultano denunce pregresse per violenza di genere, sebbene conoscenti confermassero che l'uomo soffriva di depressione e aveva già tentato il suicidio in precedenza.
La Delegazione del Governo contro la Violenza di Genere della Spagna ha confermato il crimine come un nuovo caso di violenza maschile, portando a 16 il numero di donne uccise dai loro partner o ex partner dall'inizio del 2025, e a 1.310 da quando sono iniziati i registri ufficiali nel 2003.
La figlia e il fratello di Marisa si trovano in uno stato di shock, mentre i vicini della zona cercano ancora di comprendere l'orrore vissuto questa mattina. “Lei gridava che volevano ammazzarla, e all'improvviso, non si sentì più nulla”, ha raccontato una residente visibilmente affranta.
Questo femminicidio si verifica meno di sei mesi dopo il primo caso di violenza di genere registrato in Spagna quest'anno, anch'esso con una vittima cubana, Karilenia, madre di tre figli, che è stata uccisa a gennaio dal suo compagno a Langreo, Asturie.
In quel caso, come in quello di Marisa, non esistevano denunce precedenti, e il crimine è stato perpetrato anch'esso con un coltello dopo una discussione domestica.
Dove chiedere aiuto?
Le autorità spagnole ricordano che il 016 offre assistenza gratuita, riservata e 24 ore su 24, 7 giorni su 7 in 52 lingue per le vittime di violenza di genere. È possibile anche scrivere all'indirizzo email 016-online@igualdad.gob.es, inviare un messaggio tramite WhatsApp al 600 000 016 o contattare la Fondazione ANAR (per i minori) al 900 20 20 10.
Domande frequenti sul femminicidio a Getafe e sulla violenza di genere
Cosa è successo nel femminicidio di Getafe, Spagna?
Il feminicidio di Getafe è avvenuto quando Marisa, una donna cubana di 61 anni, è stata brutalmente assassinata dal suo compagno, Florindo, un uomo spagnolo di 63 anni. Florindo ha accoltellato Marisa tre volte al petto in un capanno del suo giardino. Nonostante l'arrivo tempestivo dei servizi di emergenza, non sono riusciti a salvarle la vita.
Come è stato arrestato l'aggressore del femminicidio di Getafe?
L'aggressore, Florindo, si è barricato con un coltello dopo il crimine. È stato ridotto e arrestato dalla Polizia Nazionale utilizzando una pistola taser, dopo che gli agenti sono entrati nel luogo calandosi dal terrazzo di una vicina.
Quali risorse sono disponibili per le vittime di violenza di genere in Spagna?
Le vittime di violenza di genere in Spagna possono accedere a diverse risorse. Il 016 offre assistenza gratuita, riservata e disponibile 24 ore su 24 in 52 lingue. È possibile contattare anche via email a 016-online@igualdad.gob.es o tramite WhatsApp al 600 000 016.
Qual è la situazione attuale dei femminicidi a Cuba secondo le piattaforme indipendenti?
Secondo le piattaforme femministe Alas Tensas e YoSíTeCreo a Cuba, sono stati registrati nove femminicidi a Cuba nei primi mesi del 2025. Queste piattaforme hanno esortato il governo cubano a riconoscere e affrontare la violenza di genere, sebbene il regime non riconosca ufficialmente il femminicidio come reato.
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