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A meno di sei settimane dall'anniversario 510 della sua fondazione, la città di Santiago di Cuba si trova in piena campagna di “rinnovamento urbano”, convocata dal regime cubano come parte di un programma che, ancora una volta, privilegia l'immagine e la propaganda ufficiale rispetto alle reali necessità della popolazione.
Secondo quanto riportato dal quotidiano ufficiale Granma, il governo provinciale lavora sotto il motto “È Santiago e ne sono orgoglioso!” in vista del prossimo 25 luglio, giorno del 510° anniversario della città, e in preparazione del 26 luglio, data in cui si commemora il 72° anniversario dell'assalto al quartiere Moncada, una delle ricorrenze chiave del racconto fondativo del regime.
La prima segretaria del Partito Comunista nella provincia, Beatriz Johnson Urrutia, ha affermato che tale commemorazione "ci impegna come rivoluzionari", in una chiara dichiarazione di intenti ideologici più che sociali.
Secondo la nota pubblicata, le azioni prioritarie includono la riparazione di strade, ponti, aree verdi, passeggiate e sistemi di drenaggio, così come la riabilitazione di ospedali emblematici come il Saturnino Lora e il Juan Bruno Zayas, e la promozione di programmi di assistenza nei quartieri vulnerabili.
Si informa anche sugli investimenti nell'Impresa Agroindustriale Laguna Blanca, che includono il recupero dei sistemi di irrigazione con 26 macchine, 14 chilometri di canali e sei motori di pompaggio.
Questo enclave produttivo è fondamentale per l'approvvigionamento alimentare della città, e la sua rivitalizzazione viene annunciata parallelamente a una campagna per incrementare la produzione di carne, mangimi e più di 1.000 ettari di canna.
A queste iniziative si aggiunge la riapertura di 30 centri del Sistema di Assistenza alla Famiglia, che devono operare secondo il modello del “Progetto Con Passione”, offrendo un'assistenza integrale a persone in situazione di vulnerabilità, inclusi senza tetto, anziani e popolazione a rischio.
Nonostante ciò, mentre i funzionari evidenziano con entusiasmo l'entità del piano di abbellimento, la realtà delle strade santeguerasche continua a essere segnata dalla disperazione.
Lunghe giornate di blackout, carenze di alimenti, collassi nei servizi di base, prezzi inaccessibili, lunghi cicli di distribuzione dell'acqua e mancanza di medicinali essenziali compongono il vero panorama quotidiano per migliaia di famiglie a Santiago di Cuba, motivi che scoraggiano le intenzioni di celebrare.
I lavoratori a malapena sopravvivono con salari inadeguati rispetto ai prezzi dei mercati in valuta liberamente convertibile, mentre pensionati, madri single e malati restano esclusi da qualsiasi piano di assistenza reale.
Nonostante sia la culla della Rivoluzione, Santiago di Cuba ha visto come la propaganda sostituisca le soluzioni strutturali e come gli anniversari storici si trasformino in pretesto per allestire messe in scena politiche che occultano il degrado reale.
Ancora una volta, il regime cubano dimostra di lavorare di più per "mantenere impegni" con date simboliche del calendario rivoluzionario, piuttosto che per affrontare le urgenze materiali e sociali della popolazione.
La frase ufficiale “che Santiago continui a essere Santiago”, ripetuta da Beatriz Johnson, risuona oggi come uno slogan vuoto, incapace di nascondere il divario tra la narrazione ufficiale e la vita concreta del popolo, a meno che non si riferisca al fatto che la provincia perpetua la fame, la povertà, i blackout e l'abbandono istituzionale, e se così fosse, allora “Santiago continua a essere Santiago”.
In una città che chiede soluzioni e riceve vernice; che implora cibo e riceve discorsi; che esige luce e riceve blackout, il 510° anniversario si profila non come una festa, ma come una cartolina creata per compiacere un potere sempre più estraneo al suo popolo.
Mentre il regime e i suoi mezzi di diffusione ossequiosi presentano una "campagna di rinnovamento" nella provincia di Santiago de Cuba, la realtà nelle strade è molto diversa.
Così lo ha dimostrato l'attivista santiaguero Yasser Sosa Tamayo che questo domenica ha condiviso un messaggio commovente dedicato ai genitori e ai nonni cubani che, secondo le sue parole, “sono rimasti dimenticati tra medaglie di latta e promesse infrante”.
Sosa, conosciuto a Santiago di Cuba per la sua attività solidale con persone in situazione di vulnerabilità, ha pubblicato la sua riflessione su Facebook, accompagnata da un video in cui si vede mentre distribuisce cibo a persone anziane per le strade, una pratica che ha mantenuto per mesi come gesto costante di dignità e resistenza civile.
Anche questo domenica, una nuova denuncia sconvolgente ha esposto le condizioni disumane in cui sopravvivono -e muoiono- i pazienti psichiatrici nel Centro di assistenza per malati mentali cronici "El Viso", del borgo di El Caney, Santiago di Cuba.
Domande frequenti sul 510° anniversario di Santiago di Cuba e la situazione attuale
Quali azioni sta intraprendendo il governo cubano per il 510° anniversario di Santiago de Cuba?
Il governo cubano ha lanciato una campagna di "rinnovamento urbano" a Santiago di Cuba, che include la riparazione di strade, ponti, aree verdi e sistemi di drenaggio, nonché la riabilitazione degli ospedali e l'attenzione ai quartieri vulnerabili. Queste azioni mirano a abbellire la città in vista della celebrazione dell'anniversario, ma non affrontano le esigenze di base della popolazione.
In che modo la crisi dell'acqua e dell'elettricità influisce sui santiagueri?
La popolazione di Santiago di Cuba affronta gravi difficoltà a causa della crisi idrica, con cicli di approvvigionamento che possono durare fino a 21 giorni, e prolungati blackout che incidono sulla qualità della vita quotidiana. Queste condizioni hanno aumentato il malcontento sociale e rendono ancora più difficoltosa la vita quotidiana dei residenti.
Quali critiche vengono sollevate nei confronti del governo cubano riguardo alle celebrazioni ufficiali?
Le critiche nei confronti del regime cubano si concentrano sulla sua tendenza a dare priorità alla propaganda e alle celebrazioni simboliche rispetto a soluzioni concrete ai problemi economici e sociali che affronta la popolazione. A Santiago di Cuba, gli investimenti si concentrano più sull'immagine che nel risolvere le necessità fondamentali come l'accesso all'acqua e all'elettricità.
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