La crisi energetica a Cuba continua ad aggravarsi.
Nel comunicato ufficiale di venerdì 6 giugno, l'Unione Elettrica (UNE) ha confermato che il deficit nel Sistema Elettrico Nazionale (SEN) raggiungerà quasi i 1.480 MW durante le ore di punta, preannunciando ulteriori blackout prolungati in tutto il paese.
Il giovedì, la UNE aveva riportato una riduzione del deficit, con una previsione di massimo 1160 MW di afflizione nell'ora di punta. Tuttavia, il servizio è stato interrotto per 24 ore e il picco registrato ha raggiunto i 1.531 MW alle 21:20.
La giornata di oggi non è neanche iniziata bene. Alle 7:00, la disponibilità del SEN era di 2.040 MW, a fronte di una domanda di 2.940 MW, il che già provocava un deficit di 970 MW sin dalle prime ore.
La stima per il mezzogiorno era di 1.150 MW, e le condizioni per l'orario di punta indicano uno scenario ancora più grave, con una domanda prevista di 3.450 MW e una copertura incapace di soddisfarla di appena 2.040 MW.
In quelle ore di maggiore richiesta si prevede un deficit di 1410 MW, con un'impatto di 1480 MW.

Tra le principali cause del collasso ci sono un guasto nell'Unità 2 della CTE Felton, così come la manutenzione simultanea di quattro unità generatrici a Mariel, Santa Cruz, Cienfuegos e Renté.
A questo si aggiunge una limitazione termica di 398 MW fuori servizio e gravi problemi di combustibile che interessano 63 centrali di generazione distribuita, il che comporta ulteriori 570 MW di capacità compromessa.
Nemmeno i 15 nuovi parchi solari fotovoltaici -annunciati come parte della soluzione energetica- riescono a mitigare la crisi. Ieri hanno fornito solo 405 MW al loro massimo e hanno generato 1.495 MWh in totale, una cifra insufficiente per contrastare la crescente domanda nazionale.
Il panorama per i prossimi giorni non è incoraggiante.
Con un numero maggiore di unità termiche fuori servizio, una generazione distribuita in crisi per mancanza di carburante e una domanda che supera di gran lunga la capacità reale, i blackout massivi rimarranno una costante.
Nel frattempo, il malcontento sociale cresce di fronte all'incapacità del governo di offrire soluzioni sostenibili in un'estate che è appena iniziata.
Domande frequenti sui blackout a Cuba e sulla crisi energetica
Qual è la causa principale del deficit elettrico a Cuba?
Il deficit elettrico a Cuba è dovuto a una combinazione di guasti nelle centrali termoelettriche, manutenzioni programmate e mancanza di combustibile. La situazione è aggravata dall'obsolescenza dell'infrastruttura elettrica e dalla mancanza di investimenti sostenibili nel settore energetico, il che porta a blackout prolungati che colpiscono tutta la popolazione.
Perché i parchi solari non risolvono la crisi energetica a Cuba?
Nonostante l'inserimento di nuovi parchi solari fotovoltaici, il loro contributo continua a essere insufficiente per coprire il deficit energetico attuale. I parchi solari generano solo una piccola frazione dell'energia necessaria per soddisfare la domanda nazionale, e la crisi è principalmente dovuta a problemi strutturali e logistici nel sistema elettrico cubano.
Come influisce la crisi energetica sulla vita quotidiana a Cuba?
La crisi energetica provoca blackout prolungati che colpiscono famiglie, negozi e servizi di base. La mancanza di elettricità interrompe la refrigerazione degli alimenti, l'accesso all'acqua potabile e limita l'attività economica, generando un clima di incertezza e malessere tra la popolazione cubana.
Quali misure sta adottando il governo cubano per risolvere la crisi energetica?
Il governo cubano ha annunciato l'inserimento di parchi solari e piani per aumentare l'uso delle energie rinnovabili. Tuttavia, queste misure sono state insufficienti e non affrontano i problemi strutturali del sistema elettrico, come l'obsolescenza delle infrastrutture e la mancanza di combustibile, il che perpetua la crisi energetica nel paese.
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