La Unión Eléctrica di Cuba (UNE) ha informato questo giovedì di una lieve riduzione del deficit nel Sistema Elettrico Nazionale (SEN), sebbene il paese continui a fronteggiare gravi disservizi nel servizio.
Secondo il bollettino ufficiale, i blackout si sono mantenuti per 24 ore del giorno precedente, con un picco di carico di 1196 MW alle 20:10, non corrispondente nemmeno all'orario di maggiore domanda, il che evidenzia l'incapacità strutturale del sistema.
L'affettazione è persisitita per tutta la mattina di oggi.
Alle 7:00, la disponibilità del SEN era di appena 2050 MW rispetto a una domanda di 2750 MW, il che si traduce in 700 MW colpiti da un deficit di capacità.
La situazione, anziché stabilizzarsi, dovrebbe peggiorare nel corso della giornata, con un impatto previsto di 800 MW durante l'orario di punta.
Per l'orario di punta, si prevede una disponibilità di 2110 MW e una domanda di 3200 MW, con un deficit stimato di 1090 MW, che potrebbe generare interruzioni di corrente fino a 1160 MW se le condizioni previste dovessero mantenersi.
Un sistema disidratato: guasti, manutenzione e carburante
Il SEN presenta un lungo elenco di difetti strutturali:
Ci sono due unità danneggiate nelle CTE Felton e Renté.
Inoltre, i manutenzioni prolungati interessano quattro blocchi delle CTE Mariel, Santa Cruz, Cienfuegos e Renté.
Le limitazioni termiche hanno messo fuori servizio ulteriori 347 MW.

Crisi del carburante:
47 centrali di generazione distribuita rimangono inattive per mancanza di approvvigionamento, il che comporta 411 MW fuori servizio, a cui si aggiungono 145 MW bloccati per scarsità di olio per motori, portando a un totale di 556 MW interessati da questa causa.
Nonostante si preveda l'entrata in funzione dell'Unità 6 della CTE Renté con soli 60 MW, questa integrazione risulta simbolica di fronte all'opprimente deficit di capacità.
Energia solare: potenziale non sfruttato
In mezzo alla crisi, la generazione attraverso parchi solari rappresenta appena una frazione del sistema: 13 parchi fotovoltaici forniscono in totale 1133 MWh, con una potenza massima erogata di 208 MW durante l'orario medio.
Nonostante le ripetute promesse del governo riguardo alla promozione delle energie rinnovabili, i dati ufficiali evidenziano un scarso progresso in questa direzione.
Sebben il deficit sia inferiore rispetto ai giorni precedenti, i dati ufficiali smentiscono qualsiasi possibilità di ripresa.
La popolazione cubana continua a subire blackout di oltre 20 ore in alcuni territori, il che incide gravemente sulla conservazione degli alimenti, sull'accesso all'acqua, sul funzionamento di ospedali e scuole, e sulla salute fisica e mentale di milioni di cittadini.
Nel frattempo, il regime sceglie di presentare report tecnici come segnale di controllo, quando in realtà i rapporti giornalieri sono diventati la conferma pubblica di un collasso energetico permanente.
Dopo anni di "aggiornamento del modello energetico", milioni di crediti esterni e discorsi sulla sovranità tecnologica, il sistema elettrico cubano continua a dipendere da impianti obsoleti, manutenzioni interminabili, importazione di combustibili e una struttura di generazione sempre più fragile.
E anche se la UNE cerca di attenuare l'impatto con cifre e previsioni, la realtà nelle case, negli ospedali e nelle scuole del paese non cambia: l'oscurità persiste e la soluzione non arriva.
Domande frequenti sulla crisi elettrica a Cuba
Perché continuano i blackout a Cuba nonostante la riduzione del deficit elettrico?
I blackout continuano perché la riduzione del deficit elettrico è minima e non sufficiente a coprire la domanda energetica del paese. Nonostante una leggera diminuzione del deficit, le infrastrutture elettriche continuano a essere inadeguate e il sistema affronta molteplici guasti e mancanza di combustibile, impedendo un recupero significativo del servizio.
Quali sono le principali cause del deficit elettrico a Cuba?
Le principali cause del deficit elettrico a Cuba sono guasti nelle centrali termoelettriche, manutenzione prolungata e mancanza di combustibile. Inoltre, l'infrastruttura obsoleta e la scarsità di risorse per la generazione distribuita contribuiscono anch'esse al problema, influenzando la capacità di risposta del Sistema Elettrico Nazionale (SEN).
Qual è l'impatto della crisi energetica sulla vita quotidiana dei cubani?
La crisi energetica colpisce gravemente la vita quotidiana dei cubani, causando interruzioni prolungate dell'energia che interferiscono con la conservazione degli alimenti, l'accesso all'acqua e il funzionamento di ospedali e scuole. Questo ha anche ripercussioni sulla salute fisica e mentale della popolazione e genera un clima di incertezza e disperazione.
Qual è il ruolo delle energie rinnovabili nella soluzione della crisi elettrica a Cuba?
Le energie rinnovabili giocano ancora un ruolo limitato nella soluzione della crisi elettrica a Cuba. Anche se ci sono impianti fotovoltaici attivi, il loro contributo è insufficiente per coprire il deficit energetico. La mancanza di progressi significativi nel settore delle energie rinnovabili sottolinea la necessità di un investimento più robusto in questo ambito per migliorare la situazione a lungo termine.
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