Il giudice apre la strada alla libertà condizionale dei fratelli Menéndez negli Stati Uniti.

Il giudice Michael Jesic ha ridotto la pena di ergastolo di Lyle ed Erik Menéndez, permettendo loro di richiedere la libertà condizionale. Il caso riemerge dopo serie e documentari che mettono in discussione il processo iniziale e il parricidio che ha messo fine alla vita dell'imprenditore cubano José Menéndez, dirigente della RCA Records.

Joseph Lyle Menéndez e Erik Galen MenéndezFoto © Wikipedia

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Un giudice dello stato della California ha ridotto martedì la condanna all'ergastolo per i fratelli Lyle e Erik Menéndez, aprendo la possibilità di richiedere la libertà condizionata, più di tre decenni dopo essere stati condannati per l'omicidio dei loro genitori nel 1989.

La decision del magistrato Michael Jesic modifica la sentenza originale da ergastolo senza possibilità di libertà vigilata a una nuova pena di tra 50 anni e ergastolo. Secondo EFE, la misura non garantisce la loro liberazione immediata, ma permette ai fratelli, detenuti da oltre 35 anni, di richiedere un'udienza per richiedere una scarcerazione temporanea.

“Credo che abbiano fatto abbastanza in questi 35 anni da meritare un giorno l’opportunità di uscire”, ha dichiarato Jesic durante l'udienza a Los Angeles. Lyle, il maggiore, ha espresso il suo "profondo imbarazzo" per il suo comportamento passato, mentre Erik ha riconosciuto di essere l’autore degli spari e si è detto pentito: “Ho mentito alla polizia. Ho mentito alla mia famiglia. Mi dispiace davvero”.

La udienza rappresenta un passo chiave negli sforzi che per anni hanno intrapreso i familiari e i sostenitori dei Menéndez per ribaltare la loro condanna. Anamaria Beralt, cugina dei fratelli, ha definito le loro dichiarazioni “molto toccanti”.

Il caso mediatico Menéndez ha riacquistato rilevanza pubblica dopo il debutto su Netflix della serie 'Monstruos: La storia di Lyle e Erik Menéndez', che ha suscitato un rinnovato interesse per i fatti.

A questo si sono aggiunti documentari e campagne sui social media che mettono in discussione il trattamento ricevuto nei tribunali e mettono in evidenza le denunce di abusi sessuali che entrambi hanno affermato di aver subito da parte del padre, José Menéndez, un imprenditore cubano che è stato dirigente della RCA Records.

Il doppio omicidio è avvenuto il 20 agosto 1989 nella lussuosa residenza familiare di Beverly Hills. Anche se inizialmente i giovani hanno sostenuto di aver trovato i corpi al ritorno a casa, il loro stile di vita sgargiante dopo il crimine ha alimentato i sospetti e li ha portati a processo.

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