Muore uomo a Santiago de Cuba dopo una lite familiare: i medici attribuiscono la sua morte a un infarto

I vicini denunciano l'impunità dopo la morte di un uomo picchiato in una lite familiare. I medici hanno attribuito la causa a un infarto, e il presunto aggressore è stato liberato senza accuse.

Luis Felipe Mancebo AndrialFoto © Collage Facebook / Yosmany Mayeta

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Luis Felipe Mancebo Andrial, conosciuto da molti a Santiago de Cuba come “El Faña”, è deceduto la scorsa notte dopo una presunta disputa familiare in cui ha ricevuto un colpo alla testa con un lucchetto, sebbene i medici abbiano assicurato che la causa ufficiale della sua morte sia stata un infarto.

La notizia è stata diffusa dal giornalista Yosmany Mayeta in un post su Facebook, dove ha dettagliato che il fatto è avvenuto in Calle Prolongación de Gallo, dove risiedeva la persona deceduta insieme alla sua famiglia.

Captura Facebook / Yosmany Mayeta

I vicini della zona hanno confermato al comunicatore sociale che l'aggressione sarebbe stata presumibilmente commessa dal suo cognato durante una discussione.

“Gli hanno dato un colpo in testa con un lucchetto e dicono che ha avuto un infarto,” ha riferito un testimone citato dal giornalista, che è stato in contatto con i familiari per tutta la notte.

In un primo momento, l'aggressore è stato accusato da sua sorella, vedova del defunto, ed è stato trasferito alla stazione di polizia di Micro 9.

Tuttavia, dopo la valutazione medica legale, si è concluso che il colpo non è stato la causa del decesso, pertanto il presunto aggressore è stato rilasciato questo lunedì.

La decisione ha suscitato indignazione tra i vicini, che affermano di aver assistito all'aggressione e mettono in dubbio la mancanza di conseguenze, ha sottolineato Mayeta.

"Dove è la giustizia a Cuba? Quell'uomo lo ha aggredito con un lucchetto e lui è morto... e suo cognato è libero come se nulla fosse. Nessuno paga per il morto", ha lamentato una vicina del quartiere, citata dal giornalista indipendente nella sua pubblicazione.

Luis Felipe, conosciuto come “El Faña”, era molto amato nella sua comunità. Veniva descritto come una persona nobile, rispettosa e appassionata di moto.

La notizia della sua morte ha sconvolto coloro che lo conoscevano ed ha generato un dibattito sui social riguardo all'impunità nei casi di violenza domestica.

Le sopravvivono la moglie, i figli gemelli e una vasta rete di amici che non riescono ancora ad accettare la perdita.

"Come è possibile che una persona colpisca un'altra, quella persona muoia dopo, e l'aggressore continui a essere in strada come se nulla fosse? Nessuno paga per il morto. Dov'è la giustizia in questo paese?", ha espresso indignata una vicina, citata dal comunicatore sociale Mayeta nel suo post su Facebook.

Durante i primi mesi del 2025, sono stati registrati diversi episodi di violenza letale a Cuba che rafforzano la percezione dei cittadini di impunità di fronte ad aggressioni fisiche.

En febbraio scorso, un autista di guagua, identificato come Antonio Díaz Méndez, è stato accoltellato a Bayamo da un assalitore che ha tentato di rubargli i suoi beni. Nonostante abbia subito diverse operazioni e ricevuto aiuti dai suoi familiari per ottenere medicinali, l'uomo è deceduto.

Il mese scorso, è stato segnalato l'omicidio di Yaricza Chávez, una giovane madre che è stata colpita al petto dal suo ex-marito dopo una forte discussione a Ciego de Ávila. Sebbene l'aggressore sia stato arrestato, sui social media si è scatenato un intenso dibattito tra coloro che giustificavano la sua condotta e coloro che chiedevano giustizia per la vittima, sottolineando la persistenza della violenza di genere nell'isola.

Un caso simile è avvenuto all'Avana quando il giovane Yoandri Giménez, di 21 anni, è stato accoltellato presumibilmente per rubargli il telefono cellulare nel municipio Centro Habana. Nonostante avesse chiesto aiuto, morì poco dopo in ospedale.

Inoltre, nel mese di ottobre scorso, Dagnis Alida Hernández Milanés, una donna di 39 anni, nella sua abitazione a Santiago di Cuba. L'omicidio è stato testimoniato da suo figlio di 11 anni. La vittima aveva precedentemente denunciato il suo aggressore alla polizia, il che evidenzia le falle istituzionali nel prevenire questi crimini.

Domande frequenti sulla morte di Luis Felipe Mancebo Andrial a Santiago di Cuba

Qual è stata la causa ufficiale della morte di Luis Felipe Mancebo Andrial?

La causa ufficiale della morte di Luis Felipe Mancebo Andrial è stata un infarto, secondo la valutazione medico-legale, nonostante avesse ricevuto un colpo alla testa durante una lite familiare.

Chi è stato il presunto aggressore nella lite familiare?

Il presunto aggressore nella rissa familiare è stato il cognato di Luis Felipe, che è stato inizialmente accusato da sua sorella, vedova del defunto. Tuttavia, dopo la valutazione medica, è stato rilasciato poiché il colpo non è stato ritenuto la causa della morte.

Come ha reagito la comunità alla decisione di liberare il presunto aggressore?

La comunità ha reagito con indignazione alla liberazione del presunto aggressore, mettendo in discussione la mancanza di giustizia e di conseguenze per l'aggressione subita da Luis Felipe. I residenti hanno espresso la loro frustrazione per quello che considerano impunità nel caso.

Quale impatto ha avuto la morte di Luis Felipe Mancebo nella sua comunità?

La morte di Luis Felipe Mancebo ha sconvolto la sua comunità, dove era conosciuto come "El Faña" e apprezzato per la sua nobiltà e rispetto verso gli altri. La sua scomparsa ha generato un dibattito sulla violenza familiare e sull'impunità a Cuba.

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