Emergono nuovi dettagli e un video sulla morte di un giovane cubano all'Avana

Il tragico incidente è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì a La Havana.


La morte in circostanze controverse di un giovane identificato come Luis Manuel Perdomo - conosciuto dai suoi vicini come "Luisito Il Calvo" - ha suscitato un'ondata di indignazione e interrogativi sui social media, dopo il suo decesso avvenuto durante un intervento fallito della polizia nel municipio di Playa, a L'Avana.

Secondo una denuncia pubblicata dal portale di notizie La Tijera, l'incidente è avvenuto sul tetto dell'abitazione del giovane, situata al 70 tra 13 e 15, quando sua madre ha chiamato la polizia con l'intento di contenere un episodio di alterazione emotiva del giovane.

Secondo i testimoni, "gli agenti di polizia hanno iniziato a urlargli contro" e successivamente "gli si sono avventati addosso, [gli] hanno dato un 'colpo' e lo hanno bloccato con un colpo contundente alla testa che gli ha provocato la morte sul tetto stesso".

Video registrati da una vicina hanno mostrato il momento in cui il giovane è stato assediato dalle autorità mentre si trovava sul tetto; un altro frammento ha mostrato quelli che sembrano essere agenti che cercavano di immobilizzarlo.

Finalmente, un altro piccolo frammento mostra il corpo del giovane coperto da quello che sembra un lenzuolo, ma essendo sul tetto, ciò confermerebbe che non è morto a causa di una caduta da un piano alto.

Versioni contrastanti e una madre devastata

La pubblicazione segnala che il giovane non era sotto l'effetto di stupefacenti né ha tentato di lanciarsi nel vuoto.

“È stato semplicemente assassinato dai sicari della PNR”, ha affermato La Tijera, che ha anche sfidato i difensori del governo: “Ora voglio che le ciberclarias... presentino queste prove e chiedano giustizia per l’omicidio di Luisito”.

La decisione di sua madre di chiamare la polizia è stata oggetto di un profondo dibattito.

Nel settore commenti del post, alcuni utenti hanno chiesto: “Perché la madre ha chiamato la polizia se lui non era né sotto effetto di droghe né violento?”, mentre altri hanno mostrato comprensione per la sua possibile disperazione: “Forse lo ha fatto per evitare che si buttasse dall'alto”.

Entre i commenti ci sono quelli che chiedono giustizia, qualificano il fatto come “un altro crimine impune” e mettono in discussione l'addestramento degli agenti per agire in situazioni di crisi: “Questi poliziotti non sanno nulla di difesa personale… non credo sia necessario applicare 'estralloni' se ci sono tecniche di immobilizzazione”, ha espresso un'utente.

Sono emerse anche voci che hanno chiesto prudenza e un'indagine completa prima di emettere giudizi.

“Se il ragazzo era agitato e durante il processo di immobilizzarlo ha subito un colpo ed è morto, ciò non è omicidio intenzionale, è omicidio colposo”, ha opinato un altro utente.

Una utente ha riassunto il sentimento generale con una dura critica: “La polizia a Cuba commette crimini peggiori e non è stata una sola volta, ha un record.”

Una fonte vicina alla famiglia ha riferito che il giovane si stava riprendendo da un'ossessione per la sostanza chimica.

“Se ne parlava con suo padre, che mi ha chiamato questa mattina con la notizia. Mi ha detto che da due settimane non assumeva dei farmaci necessari per la sua guarigione dal cosiddetto ‘Kimiko’, quella droga così comune tra i giovani cubani”.

Inoltre, molti utenti hanno tracciato parallelismi con casi emblematici come quello di George Floyd negli Stati Uniti, suggerendo un doppio standard da parte del regime cubano: “A Cuba hanno chiesto giustizia per Floyd, ma qui tacciono di fronte a casi simili”.

Esigenza cittadina: Che il tragico incidente non resti impunito

Le richieste sui social si concentrano su un'esigenza di trasparenza, giustizia e responsabilità istituzionale.

Il dolore per la perdita di Luis Manuel si mescola con la frustrazione di una comunità che teme che, ancora una volta, “non succederà nulla”.

Fino alla chiusura di questo articolo, non esiste una versione ufficiale dettagliata di quanto accaduto, e probabilmente non ci sarà mai.

L'unica cosa confermata è che, purtroppo, un giovane cubano è deceduto in circostanze strane e controverse che non fanno una buona impressione sulla polizia cubana.

Domande frequenti sulla morte di Luis Manuel Perdomo e sull'operato della polizia a Cuba

Cosa è successo a Luis Manuel Perdomo all'Havana?

Luis Manuel Perdomo è morto durante un intervento della polizia sul tetto della sua abitazione a L'Avana. Secondo i testimoni, è stato immobilizzato in modo violento, il che avrebbe causato la sua morte. La situazione ha suscitato indignazione sui social media e numerosi interrogativi sulle azioni della polizia a Cuba.

Qual è stata la risposta dei social media alla morte di Luis Manuel Perdomo?

In sui social, c'è stata un'ondata di indignazione e richieste di giustizia dopo la morte di Luis Manuel. Gli utenti hanno messo in discussione l'operato della polizia cubana e hanno paragonato il caso ad altri incidenti di abuso di potere a livello internazionale, esigendo trasparenza e responsabilità da parte delle autorità.

Come ha reagito il governo cubano di fronte alle accuse di abuso di polizia in questo caso?

Fino ad ora, non è stata fornita una versione ufficiale dettagliata sulla morte di Luis Manuel Perdomo da parte del governo cubano. I media ufficiali hanno smentito alcune versioni dei fatti, ma non hanno fornito una spiegazione completa di quanto accaduto, il che ha aumentato la sfiducia e il malcontento popolare.

Cosa dicono i testimoni sulle circostanze della morte di Luis Manuel Perdomo?

Testimoni dell'incidente affermano che la polizia ha agito con violenza nel tentativo di immobilizzare Luis Manuel, causando la sua morte. Si riporta che gli agenti gli hanno urlato e lo hanno colpito alla testa, provocando un esito fatale. Queste dichiarazioni sono state supportate da frammenti di video registrati dai vicini.

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Redazione di CiberCuba

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