Apagón massivo costringe a trasferire pazienti gravi in altri ospedali

Un blackout massivo a Cuba ha costretto a trasferire pazienti gravi in ospedali dotati di generatori.


Pacienti ricoverati, con uno stato di salute grave, hanno dovuto essere trasferiti in ospedali di altri comuni in mezzo al blackout massivo avvenuto la notte di venerdì a Cuba, per poter mantenerli in vita.

Una nota del medio ufficiale locale Girón ha informato che i pazienti del Hospital Julio Aristegui Villamil, di Cárdenas, dove non c'erano gruppi elettrogeni, sono stati trasferiti durante la notte verso il Hospital Comandante Faustino Pérez e l'Hospital Pediátrico Provinciale, nella città di Matanzas.

Due pazienti in ventilazione, tre donne in gravidanza e sei bambini con problemi respiratori sono stati trasferiti in altri ospedali per garantire loro l'assistenza necessaria in queste strutture, dove dispongono di generazione elettrica in alcune aree.

Pedro Rizo Martínez / Facebook

La direttrice del Ospedale Faustino Pérez, Taymí Martínez Naranjo, ha commentato ai microfoni del TV Yumurí che, al disconnettersi il Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN), disponevano di circa 66 ore di generazione, grazie ai gruppi elettrogeni.

En il suo intervento ha specificato che hanno ricevuto otto pazienti, sebbene la stampa ufficiale abbia precisato che sono stati sei. Una delle donne in gravidanza che è arrivata in quel centro è stata sottoposta a un intervento chirurgico durante la notte.

Dei pazienti ventilati è emerso che uno è ricoverato in terapia intensiva e l'altro in terapia intermedia, entrambi in condizioni gravi.

Facebook / Periódico Girón

"Da quando è avvenuta la situazione di emergenza energetica, una parte degli ospedali ha continuato a funzionare con attrezzature di riserva e dispone del carburante necessario per continuare a garantire l'assistenza alla popolazione. Un'altra parte di questi centri ospedalieri riceve energia dai microsistemi che rimangono attivi nella provincia," ha riferito Girón.

Il blackout massivo avvenuto la notte di venerdì ha messo in pericolo la vita dei matanceros ricoverati in condizioni gravi.

In totale, in questa situazione la provincia ha registrato 70 adulti, 16 bambini e 12 neonati.

Inoltre, 77 pazienti ricevono ossigeno supplementare e 40 utilizzano concentratori di ossigeno.

Sebbene la stampa abbia esaltato il fatto che lavorano per "mantenere la vitalità" negli ospedali della provincia e che i microsistemi elettrici creati priorizzano queste istituzioni sanitarie, alcune non disponevano di generazione al momento della disconnessione del SEN.

Il Hospital Julio Aristegui Villamil, di Cárdenas, ha ricevuto due gruppi elettrogeni nel primi mattinata, poche ore dopo che si è verificato l'incidente.

A Cienfuegos, un'équipe medica che stava eseguendo un'operazione venerdì sera è stata sorprese da un blackout generale, e nonostante non avessero energia, hanno deciso di continuare con l'intervento che si è concluso con successo.

L'impresa, che riflette l'impegno e la professionalità dei medici, è avvenuta presso l'Ospedale Provinciale Docente Dr. Gustavo Aldereguía Lima, a Cienfuegos, dove non c'erano nemmeno gruppi elettrogeni.

In piena intervento chirurgico, gli specialisti hanno dovuto improvvisare e fare appello al loro ingegno e determinazione; così, utilizzando torce e cellulari, hanno continuato a operare con il chirurgo al buio.

Il regime cubano ha ammesso nel pomeriggio di sabato che è stata complessa la creazione di microsistemi elettrici per generare elettricità dopo il blackout massivo di venerdì.

Circa 18 ore dopo la disconnessione generale del Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN), è stato possibile avviare l'accensione dell'unità numero 6 della centrale termoelettrica di Nuevitas, e un'altra unità della centrale termoelettrica di Renté, a partire da microsistemi formati nella regione di Camagüey e a Santiago di Cuba.

Anche le piante di Energás hanno iniziato gradualmente la generazione per alimentare il SEN. A L'Avana, solo l'1,5% dei clienti ha accesso al servizio elettrico.

Ospedali no, ma hotel sì

Mientras gli ospedali e i quartieri cubani rimanevano senza elettricità, si osservava che diversi hotel e zone turistiche continuavano a essere illuminati.

Una denuncia pubblicata dal media indipendente CubaNet ha mostrato come, nonostante la mancanza di corrente che stanno vivendo i cittadini dell'isola, le strutture turistiche mantenessero l'approvvigionamento elettrico.

In uno dei video pubblicati si può osservare completamente acceso l'hotel Iberostar Selection La Habana, conosciuto popolarmente come la controversa Torre K, inaugurato recentemente.

Il Ministero del Turismo (MINTUR) ha assicurato che il sistema turistico cubano disponeva di un solido supporto energetico che garantisce il funzionamento continuo di hotel, strutture extralberghiere e servizi associati.

Domande frequenti sul blackout di massa a Cuba e il suo impatto sugli ospedali

Cosa è successo ai pazienti gravi durante il blackout di massa a Cuba?

I pazienti gravi sono stati trasferiti in altri ospedali che disponevano di generazione elettrica di emergenza. Questo ha incluso pazienti in ventilazione assistita, donne incinte e bambini con problemi respiratori, che sono stati portati negli ospedali della città di Matanzas per garantire loro un adeguato trattamento medico.

Come ha influenzato il blackout le operazioni mediche a Cuba?

Durante il blackout, un'équipe medica a Cienfuegos ha proseguito un'operazione nonostante l'assenza di corrente, utilizzando torce e telefoni cellulari per illuminare il sala operatoria. Questo gesto riflette sia la dedizione dei medici che la precarietà del sistema sanitario cubano, che è sprovvisto di generatori adeguati in tutti i suoi ospedali.

Perché alcuni hotel a Cuba mantenevano l'elettricità durante il blackout?

Gli hotel e le zone turistiche a Cuba godono di un solido supporto energetico che consente loro di operare continuamente, a differenza di molte aree residenziali e ospedali. Questa situazione ha suscitato critiche e discontento tra i cittadini, che osservano come le risorse vengano priorizzate per il turismo mentre loro subiscono le conseguenze della crisi energetica.

Quali misure ha adottato il governo cubano per affrontare il blackout massivo?

Il governo cubano ha cercato di affrontare il blackout mediante la creazione di microsistemi elettrici per fornire energia a aree specifiche. Tuttavia, questi sforzi sono stati insufficienti per ripristinare completamente il sistema elettrico nazionale, lasciando gran parte della popolazione senza accesso all'elettricità per lunghi periodi.

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Redazione di CiberCuba

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