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La recente celebrazione del Festival del Habano a Cuba ha generato una polemica inattesa scatenata dal cantautore Silvio Rodríguez, che ha criticato quello che considera una "scomparsa graduale del senso di dignità nazionale".
In un testo intitolato “Otro ojalá”, pubblicato il 2 marzo 2025, Rodríguez ha espresso la sua preoccupazione per la direzione che ha preso il governo e la società cubana negli ultimi tempi, e ha mostrato la sua costernazione di fronte alla perdita della "dignità nazionale".
Vari segnali suggeriscono che sta avvenendo una sorta di scomparsa graduale del senso di dignità nazionale, ha affermato il trovador, lamentando l'"involuzione" del paese e citando esempi come la banalizzazione della memoria storica e la mancanza di rispetto verso i valori tradizionali cubani, incarnati nel Capitolio, nella statua della Repubblica e nella tomba del Mambí Sconosciuto.
Il testo di Silvio, noto per la sua storica affinità con il progetto rivoluzionario, ha generato una forte reazione sui social e nei circoli ufficiali.
La risposta di Leticia Martínez in difesa del governo e del Festival del Habano
Leticia Martínez Hernández, responsabile della comunicazione del governo cubano Miguel Díaz-Canel, ha risposto con un testo in cui ha difeso la “dignità nazionale” che ha considerato messa in discussione dal trovador. Inoltre, ha giustificato la presenza di milionari al Festival del Habano con la retorica tipica della propaganda del regime.
Tra i suoi argomenti, ha evidenziato successi come lo sviluppo di presunti farmaci innovativi, la risposta del paese alla pandemia di COVID-19, l'impegno degli atleti cubani e l'assistenza sanitaria nelle zone rurali. Il testo di Martínez Hernández è stato pubblicato per i suoi amici su Facebook.
"Abbiamo molto da sistemare, un mare, ma la dignità nazionale è un'altra cosa," ha scritto Martínez Hernández, che ha anche citato versi di una delle canzoni di Silvio (El Necio) per rafforzare il suo argomento: "Se oggi siamo come siamo, con la corda al collo e ancora a respirare, è perché un giorno ci siamo creduti quella cosa della 'stupidità di assumere il nemico, la stupidità di vivere senza avere un prezzo'."
Reazioni di sostenitori della "rivoluzione" delusi dalla "continuità"
Il post di Martínez ha anche suscitato reazioni da parte dei cubani favorevoli alla cosiddetta “rivoluzione” che, tuttavia, hanno manifestato il loro crescente disincanto nei confronti del governo della “continuità” che “guida” Díaz-Canel.
Un esempio di ciò è Manuel David Orrio del Rosario, ex agente della Sicurezza di Stato e giornalista, che ha pubblicato su Kaosenlared una risposta dettagliata in cui ha analizzato e messo in discussione gli argomenti di Martínez.
Orrio ha sottolineato, ad esempio, che il tasso di mortalità infantile a Cuba è aumentato negli ultimi anni, contraddicendo la narrativa ufficiale secondo cui il sistema sanitario cubano è un modello di successo. Nel suo ampio analisi, ha anche criticato la mancanza di trasparenza nella divulgazione delle statistiche sull'evoluzione della criminalità a Cuba, la carenza di medicinali essenziali sull'isola e la crisi nel sistema educativo.
En l'altro estremo di questa tensione tra "settori disillusi" e fedeli sostenitori del governante e primo segretario del Partito Comunista, si trovano figure come Francisco Rodríguez Cruz, conosciuto come "Paquito de Cuba", che in precedenti occasioni non ha esitato ad "aprire fuoco" contro il cantautore.
L'amico personale della moglie di Díaz-Canel, la funzionaria della Cultura e "non prima dama" Lis Cuesta Peraza, ha persino affermato che le ultime canzoni di Silvio Rodríguez sono “obsolete, musicalmente e poeticamente”.
Il Festival del Habano e la crisi economica a Cuba
Il Festival del Habano, che si tiene annualmente a L'Avana, è uno degli appuntamenti più importanti per l'industria del tabacco di alta gamma, attirando imprenditori e celebrità da tutto il mondo.
Tuttavia, la presenza di magnati e acquirenti stranieri in mezzo a una crisi economica senza precedenti genera disagio tra quei settori che considerano contraddittorio promuovere il lusso mentre la popolazione cubana affronta gravi difficoltà nell'acquistare beni di prima necessità.
Marino Murillo Jorge, ex capo della riforma economica a Cuba e attuale presidente di Tabacuba, è stato oggetto di critiche per la sua partecipazione all'evento. Il potente leader, considerato l'architetto del fallito "riordino monetario", ora si trova alla guida dell'azienda tabacchicola cubana, un fatto che è stato visto come una presa in giro dalla popolazione che sta vivendo le conseguenze della crisi economica.
La “dignità nazionale” e la catena della scimmia
Le parole di Silvio Rodríguez riflettono lo disincanto di una parte dell'intellettualità cubana che, sebbene in un certo momento abbia sostenuto il cosiddetto "processo rivoluzionario", oggi osserva con preoccupazione la direzione del paese.
Il fatto che settori del governo si avvolgano in una discussione sulla perdita o sul guadagno di “dignità nazionale” ricorda la barzelletta di “giocare con la catena, ma non toccare la scimmia”.
Il regime totalitario cubano ha imposto una dittatura militare di partito unico, distruggendo la democrazia, la società civile, il tessuto economico e la ricchezza della nazione.
Inoltre, ha diviso i cubani, costringendoli all'esilio o soggiogandoli mediante il terrore e, da oltre 60 anni, viola sistematicamente i diritti umani dei cittadini. È un regime che non è legittimato, che ha svenduto la sovranità nazionale e che usa il terrore per perpetuarsi al potere.
Mentre settori critici vedono nella "continuità" un cambio di rotta del progetto originale della cosiddetta "rivoluzione cubana", una grande maggioranza di cubani pensa e sente che il futuro di Cuba passa attraverso una revisione critica della storia e un cambio di regime che, sia concordato che inevitabile, restituisca al paese la tradizione e i valori repubblicani che lo facciano prosperare e convivere in pace in uno Stato di Diritto.
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