Madre supplica aiuto a Pinar del Río: “Mio figlio è in una culla in cui non entra”

La madre di un bambino cubano con encefalopatia epilettica ha denunciato la situazione in cui si trova il minorenne, poiché non ci sta più nella sua culla, e le autorità di Pinar del Río hanno ignorato la richiesta di una casa con le condizioni idonee per affrontare la malattia di cui soffre.

Rosalba Castillo Barrios ha implorato aiuto giovedì per trovare una soluzione al problema che denuncia da anni, dal quale il governo locale si è disinteressato, nonostante si tratti di un minore con una grave malattia cronica.

Suo figlio Rosmiel soffre della sindrome di Lennox Gastaut, un tipo di epilessia grave che lo costringe a rimanere a letto. Attualmente, il bambino soffre di dolori e lesioni ai piedi perché non entra più nella culla, e la famiglia non dispone di un'abitazione con spazio sufficiente per prendersi cura di lui in modo adeguato.

“Continuiamo con le DENUNCE. Come tutti sanno e hanno visto, mio figlio, non avendo la stanza di cui ha tanto bisogno perché il Governo di Pinar del Río in sei anni non ha dato, e a quanto pare non darà soluzione al tema (della) casa, queste sono le condizioni di mio bambino in una culla nella quale non ci sta, mentre il suo letto è a casa di un vicino rovinandosi senza importare a nessuno”, ha rivelato Castillo su Facebook e ha condiviso un video dove si osservano le circostanze in cui si trova il paziente.

La madre afflitta ha sottolineato: “Giorno dopo giorno, notte dopo notte, mio figlio soffre nei piedi per dolori e lesioni nel tentativo di (…) stare comodo, ma non può a causa della mancanza di spazio. Denuncia: ¡¡Rosmiel ha bisogno della sua casa!!”.

In un altro testo condiviso sui social, la madre ha messo in discussione le autorità per non aver preso in considerazione il caso di suo figlio; e ha espresso rammarico per non essere riuscita, nonostante non abbia smesso di denunciare.

“Quando il governo capirà che hai bisogno di un po' di spazio per il tuo letto, il tuo materasso anti-decubito, uno spazio per la tua auto e per sederti... Quando aiuteranno, se in sei anni hai chiesto solo una casa, per quanto piccola, affinché tu, mio bambino, possa stare nella tua stanza con le tue condizioni per la tua salute,” chiese Castillo.

Visibilmente angosciata, confessò: "L'anima mi si frantuma in mille pezzi ogni volta che ti tengo tra le braccia e ridi, quando ti porto un momento davanti al sole per prendere aria, e non avere nemmeno un piccolo angolo dove metterti per un po' e goderti il panorama. Mi dispiace molto che questa battaglia non l'abbia vinta per te, né per le tue sorelle... ma non mi stancherò, perché il cammino non è fatto di una sola pietra, ma di migliaia. Dio deve aiutarci, la vita non può trattarci così male. Tu non lo meriti, mio bambino, io continuerò a lottare per te. Ti amo".

In questo post, la madre ha aggiunto fotografie del bambino e di un'escara che ha già sulla schiena, il che aggrava il suo stato di salute.

Non è la prima volta che Castillo deve ricorrere alla denuncia pubblica per chiedere l'assistenza sanitaria di cui ha bisogno suo figlio in modo permanente.

La donna ha denunciato nel 2024 la mancanza di un medicinale indispensabile per trattare la malattia del bambino, il Levetiracetam, che secondo quanto le era stato riferito non era disponibile. Tuttavia, il farmaco “è apparso” dopo che lei ha notificato il governo di Pinar del Río.

Nel 2021, ha anche denunciato la mancanza di supporto del governo cubano nonostante fosse a conoscenza della malattia di suo figlio. Da allora, ha lottato contro le menzogne e la negligenza delle autorità.

Domande frequenti sulla situazione di Rosalba Castillo e suo figlio a Cuba