L'ipocrisia della UNE: Accusa i ladri di "lucrare sul benessere del popolo" mentre condanna Cuba all'oscurità

L'ironia è evidente: la stessa istituzione che impone blackout interminabili a milioni di cubani, che non riesce a garantire un servizio base di qualità e che fa parte di un monopolio statale inefficiente, ha il coraggio di parlare di "benessere".

I lavoratori della UNE affrontano l'incidenzaFoto © Facebook / UNE

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In un insolito esercizio di cinismo, la Unión Eléctrica de Cuba (UNE) ha recentemente denunciato il furto di 2.000 litri di olio dielettrico da un trasformatore a Ciego de Ávila con un messaggio che ha generato indignazione tra i cubani: "Non lucrate sul benessere del vostro popolo!".

Secondo la UNE, questo atto delittuoso, avvenuto il 23 gennaio nel trasformatore da 33 kV del circuito La Piña, ha lasciato senza servizio elettrico 594 clienti per oltre 21 ore e ha richiesto la mobilitazione di risorse materiali e umane. Sulle sue reti sociali, l'azienda statale ha qualificato il furto come un "sabotaggio" al sistema elettrico e ha celebrato la cattura dei responsabili.

Cattura dello schermo Facebook / UNE

Tuttavia, l'indignazione non proviene dal reato in sé, ma dalla sfacciataggine con cui la UNE si erge a difensore del "benessere del popolo", quando in realtà è la principale responsabile del suo malessere.

L'ironia è evidente: la stessa istituzione che imporrà blackout interminabili a milioni di cubani, che non riesce a garantire un servizio essenziale di qualità e che fa parte di un monopolio statale inefficiente, si permettono di parlare di "benessere".

Cuba è da anni immersa in una crisi energetica che ha trasformato i blackout in un tormento quotidiano.

La UNE, lontana dall'assumersi le proprie responsabilità, giustifica la sua incapacità con scuse riciclate: "guasti tecnici", "manutenzione programmata", "carenza di combustibile" e, ora, "furti di olio". Tuttavia, il vero problema risiede nell'inefficacia di una struttura statale incapace di modernizzare l'obsoleto sistema elettrico del paese.

Il messaggio della UNE è anche una dimostrazione del doppio standard del discorso ufficiale. Sebbene il furto di componenti elettrici sia un reato, è altrettanto vero che molti di questi atti criminali sono una conseguenza diretta di la miseria in cui il regime ha ridotto la popolazione.

Senza accesso a un salario dignitoso, senza garanzie di servizi pubblici funzionanti e senza prospettive di miglioramento, la disperazione spinge molti cubani a cercare alternative al di fuori della legalità.

Entonces, ¿di che "benessere" parla la UNE? In un paese dove il cibo scarseggia, gli ospedali sono privi di medicinali e gli stipendi a malapena bastano per sopravvivere, l'azienda statale intende far credere che il suo monopolio sia un servizio che garantisce il "benessere" al popolo?

Mentre i cubani soffrono per la mancanza di elettricità, i burocrati del regime godono di comodità e privilegi impensabili per il cittadino comune.

Segnalare i ladri di olio dielettrico come i "nemici del popolo" è solo una strategia per deviare l'attenzione dal vero problema: un governo inefficiente che ha trasformato la povertà e la scarsità nello stato naturale della nazione.

La vera domanda non è chi trae profitto dal benessere del popolo, ma: quale benessere?

Contesto aggiuntivo sul furto di olio dielettrico

Il furto di olio dielettrico è diventato una delle narrazioni ricorrenti del regime per giustificare i guasti del sistema elettrico. Negli ultimi mesi, diversi rapporti hanno documentato l'aumento di questi incidenti:

- A settembre del 2024, il governo ha indicato i "ladri di olio dei trasformatori" come la nuova scusa per giustificare i prolungati blackout in diverse province.

- Alla fine di quel mese, è stato segnalato il furto di 13 mila litri di olio dielettrico in diverse province del paese.

- Nel novembre del 2024, il regime ha promesso di "punire con severità" chi verrà sorpreso in questo tipo di reati, rafforzando la narrativa del sabotaggio.

- Un mese dopo, si è riportato della detenzione di un presunto venditore di olio dielettrico a Santiago di Cuba.

- Tutto è iniziato a giugno, quando la UNE ha incluso il furto di olio dielettrico come una delle ragioni "principali" dei guasti elettrici.

Questi eventi rafforzano l'idea che il regime utilizzi questo tipo di incidenti come una distrazione, senza affrontare la vera radice del problema: l'inefficienza strutturale e la mancanza di investimenti nel sistema elettrico del paese.

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Redazione di CiberCuba

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