Si aggrava la generazione elettrica a Cuba dopo l'uscita della termoelettrica Guiteras per una "guasto non identificato"

La chiusura della centrale di Matanzas, la più efficiente e potente del paese, aumenta il deficit energetico e il rischio di blackout totali nell'isola.

Termoeléctrica Antonio Guiteras (immagine di riferimento)Foto © Facebook / elTOQUE

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La crisi energetica a Cuba ha raggiunto questo domenica un punto critico a causa dell'improvvisa disattivazione della Centrale Termoelettrica (CTE) Antonio Guiteras, una situazione che genera preoccupazione tra i cubani per la possibilità che si verifichi un collasso totale del Sistema Elettrico Nazionale (SEN).

La pianta, considerata una delle più efficienti del paese, si è disconnessa a causa di un "guasto non identificato", il che peggiora drammaticamente uno scenario già sfavorevole.

Captura dello schermo Facebook / UNE

Previo a questo incidente, sui suoi social media l'Unione Elettrica di Cuba (UNE) aveva informato che il SEN presentava un deficit stimato di 1.595 MW per l'orario di punta notturno, con una disponibilità di 1.675 MW a fronte di una domanda di 3.200 MW.

Tuttavia, queste cifre non consideravano l'uscita brusca della Guiteras, che fino alla sua disconnessione forniva 250 MW. Con questa perdita aggiuntiva, il deficit potrebbe superare i 1.800 MW, il che aumenta drasticamente la possibilità di un blackout totale nel paese.

Il sistema elettrico era già compromesso a causa di guasti nelle centrali di Renté, Felton, Diez de Octubre e Santa Cruz del Norte, oltre a lavori di manutenzione a Santa Cruz, Cienfuegos e Felton.

A questo si aggiungono limitazioni termiche con 189 MW fuori servizio e una carenza di 466 MW per mancanza di carburante.

En la sua relazione di domenica, l'azienda statale guidata da Alfredo López Valdés ha informato che durante la giornata precedente la maggiore affettazione si è verificata nella regione centro-orientale, con un picco nazionale di 1.621 MW senza servizio, il che si aggiunge a diverse giornate con affettazioni superiori a 1.500 MW.

La combinazione di questi fattori fa sì che il SEN affronti un rischio reale di collasso totale se non si ottiene una rapida ripresa di alcune delle piante colpite.

La possibilità di un blackout nazionale, simile a quelli avvenuti nel 2022 e alla fine del 2024, è una preoccupazione costante, dato che il sistema elettrico opera al limite della sua capacità e con margini di manovra sempre più ridotti.

La UNE ha ribadito che continua a lavorare per il recupero del SEN, ma finora non ha fornito un termine per la reincorporazione della Guiteras né delle altre unità interessate.

Nel frattempo, la popolazione affronta una nuova giornata di situazione critica per quanto riguarda l'approvvigionamento elettrico, con black-out prolungati, che influiscono non solo sulla vita quotidiana, ma anche sull'attività economica e produttiva del paese.

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