Il Venezuela ha aumentato le sue esportazioni di petrolio verso Cuba nel mese di novembre, raggiungendo i 38.000 barili al giorno (bpd), un incremento significativo rispetto ai 28.000 bpd inviati il mese precedente.
Secondo i dati di monitoraggio delle imbarcazioni forniti dall'agenzia Reuters, questo aumento riflette un nuovo tentativo di consolidare l'alleanza energetica tra i due paesi, mentre il regime dell'isola affronta una grave crisi energetica.
È importante ricordare che in ottobre il leader di quel paese sudamericano, Nicolás Maduro, ha chiesto supporto internazionale per Cuba dopo il black-out generale avvenuto, in un momento in cui le esportazioni di petrolio del Venezuela verso l'isola erano diminuite considerevolmente.
Tanto è vero che nel 2023 la media delle spedizioni è stata di 56.000 barili al giorno, anche se ciò non ha fermato i blackout massicci nella maggiore delle Antille, con la mancanza di carburante che è stata una delle giustificazioni.
Contemporaneamente, le esportazioni di petrolio venezuelano verso l'Asia, il suo principale mercato, hanno registrato un aumento del 17% rispetto al mese precedente, raggiungendo un totale di circa 613.000 barili al giorno.
In generale, le esportazioni di petrolio e prodotti raffinati del Venezuela hanno raggiunto una media di 974.033 bpd a novembre, il livello più alto dall'inizio del 2020, nonostante le sanzioni imposte dagli Stati Uniti dal 2019 e le difficoltà nell'infrastruttura petrolifera del paese.
L'aumento delle esportazioni è avvenuto nonostante incidenti significativi, come un'esplosione in uno dei principali centri di gas naturale di PDVSA, che ha avuto un impatto sulla produzione di derivati come il metanolo, secondo quanto riportato dall'agenzia citata.
Inoltre, le esportazioni di sottoprodotti e petrolchimici sono scese a 330.500 tonnellate metriche, rispetto alle 362.000 di ottobre.
D'altra parte, le spedizioni di petrolio negli Stati Uniti con la licenza concessa a Chevron sono diminuite a 238.000 barili al giorno, mentre le esportazioni verso l'Europa sono aumentate da 31.000 a 85.000 barili al giorno nello stesso periodo.
Si prevede che la nuova amministrazione negli Stati Uniti riveda le politiche nei confronti del Venezuela, il che potrebbe modificare gli accordi esistenti.
Nel frattempo, la ministra del Petrolio venezuelano, Delcy Rodríguez, ha attribuito i recenti problemi nelle installazioni di PDVSA a presunti atti di "sabotaggio," dopo l'arresto di 11 persone in relazione all'incidente nel complesso di gas.
Il Venezuela ha anche aumentato le sue importazioni di prodotti come la nafta pesante e la benzina, raggiungendo i 87.000 barili al giorno a novembre, rispetto ai 81.000 barili al giorno del mese precedente, nell'ambito di accordi autorizzati dagli Stati Uniti e dai partner europei.
Domande frequenti sull'aumento delle esportazioni di petrolio venezuelano a Cuba
Perché il Venezuela ha aumentato le esportazioni di petrolio verso Cuba a novembre?
Il Venezuela ha incrementato le sue esportazioni di petrolio verso Cuba nel tentativo di rafforzare l'alleanza energetica tra i due paesi. Questo aumento avviene in un contesto in cui Cuba sta affrontando una grave crisi energetica, con massicci blackout che colpiscono la popolazione.
Qual è l'impatto delle sanzioni degli Stati Uniti sulle esportazioni di petrolio venezuelano?
Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti dal 2019 hanno ostacolato il commercio internazionale di petrolio da parte del Venezuela, ma quest'ultimo è riuscito ad aumentare le proprie esportazioni nonostante queste restrizioni, raggiungendo una media di 974.033 barili al giorno a novembre, il livello più alto dal 2020.
Come influisce la crisi energetica cubana sulla sua popolazione?
La crisi energetica a Cuba ha portato a blackout di massa, che influenzano gravemente le attività quotidiane e generano un crescente malcontento popolare. Questa situazione è attribuita dal regime cubano alla scarsità di carburante e a problemi logistici nella distribuzione dell'energia, il che ha provocato repressione e malessere sociale.
Quali altri paesi stanno aiutando Cuba nella sua crisi energetica?
Oltre al Venezuela, anche il Messico ha aumentato le sue spedizioni di petrolio verso Cuba, rappresentando una parte significativa dell'approvvigionamento energetico dell'isola. La Russia ha inoltre preso in considerazione la costruzione di una raffineria a Cuba per garantire un rifornimento più stabile di petrolio, nel contesto della crisi energetica che sta affrontando il paese caraibico.
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