L'arcivescovo di Washington sfida Trump e il presidente le chiede scuse

La vescova Mariann Budde ha esortato Trump a mostrare misericordia nei confronti della comunità LGBTQ+ e dei migranti, provocando la richiesta da parte del presidente di scuse, criticando il suo sermone come "sgradevole".


Durante il servizio interreligioso di investitura, la reverenda Mariann Budde, vescova episcopale di Washington, ha affrontato il nuovo presidente, Donald Trump, chiedendogli misericordia per le persone della comunità LGBTQ+ e i migranti irregolari.

Nel suo sermone, Budde ha evocato la convinzione di Trump di essere stato salvato da Dio e lo ha esortato a "mostrare misericordia verso le persone nel nostro paese che ora sono spaventate".

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Tuttavia, Trump rispose rapidamente, esigendo delle scuse alla vescova.

Sulla sua piattaforma Truth Social, ha accusato Budde di essere una "radicale di sinistra" che "odia Trump" e ha affermato che il suo intervento è stato "sgradevole" e "non convincente".

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Il servizio, celebrato nella Cattedrale Nazionale di Washington, si è concentrato sull'unità nazionale, con la partecipazione di leader religiosi di diverse denominazioni, ma con la notevole assenza degli evangelici conservatori, uno dei gruppi più vicini al presidente.

Sebbene Budde abbia criticato la "retorica radicalizzata" di Trump e il suo ruolo nella violenza del 6 gennaio 2021, il servizio ha incluso diversi momenti che sembravano volti a compiacere il presidente, come l'interpretazione di inni e canzoni religiose che Trump apprezza.

Trump, dopo il servizio, ha criticato il sermone, affermando che non è stato "emozionante" e suggerendo che "avrebbero potuto farlo molto meglio".

Fu sostenuto dal suo alleato, Elon Musk, che derise Budde dicendo che avesse qualche tipo di malattia mentale per fare quelle affermazioni.

La nuova amministrazione statunitense ha lanciato fin dal primo giorno una forte campagna anti-immigrati e ha revocato diverse conquiste in materia di genere nel paese, suscitando forti critiche in alcuni settori e applausi da parte della classe più conservatrice del paese.

Domande frequenti sulla polemica tra l'arcivescovo Mariann Budde e Donald Trump

Cosa ha detto la vescova Mariann Budde a Donald Trump durante il servizio di investitura?

La vescovo Mariann Budde ha chiesto a Trump di mostrare misericordia verso la comunità LGBTQ+ e i migranti senza documenti. Durante il suo sermone, ha esortato il presidente ad avere compassione per coloro che sono spaventati nel paese. Budde ha anche criticato la retorica radicalizzata di Trump e lo ha collegato alla violenza del 6 gennaio 2021.

Come ha risposto Donald Trump alle dichiarazioni della vescova Budde?

Donald Trump ha chiesto scuse all'vescovo Budde. Attraverso la sua piattaforma Truth Social, ha accusato Budde di essere una "radicale di sinistra" e ha definito il suo intervento "spiacevole" e "poco convincente". Ha anche squalificato il sermone, affermando che non è stato emozionante e suggerendo che avrebbero potuto fare di meglio.

Perché è stata rilevante l'assenza degli evangelici conservatori nella cerimonia di investitura?

L'assenza di evangelici conservatori, un gruppo vicino a Trump, è stata notevole. Questo gruppo è tradizionalmente stato uno dei sostegni più forti del presidente, quindi la sua assenza in un evento incentrato sull'unità nazionale ha messo in evidenza il contesto politico e religioso del paese.

Come si relaziona questa situazione con la recente politica di Trump nei confronti dei migranti irregolari?

La postura di Trump nei confronti dei migranti non documentati è stata di inasprimento e deportazione massiva. Durante il suo recente comizio, ha promesso di fermare l'"invasione" di migranti e di rimpatriarli nei loro paesi, riflettendo una posizione ferma che ha caratterizzato la sua politica migratoria. Questa politica contrasta con l'appello alla misericordia fatto dalla vescova Budde.

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Redazione di CiberCuba

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