L'indagine di CiberCuba sulla Marcia del Popolo Combatente rivela un massiccio disinteresse per la partecipazione

Una schiacciante maggioranza preferisce lasciare il paese piuttosto che partecipare all'evento di propaganda convocato dal governante Miguel Díaz-Canel in un momento di grave crisi energetica ed economica.

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Un recente sondaggio condotto sui social media da CiberCuba ha messo in evidenza il marcato disinteresse della popolazione cubana nei confronti della Marcha del Pueblo Combatiente, convocata dal governo per mostrare supporto al regime.

Secondo i risultati ottenuti, la maggior parte dei partecipanti preferisce lasciare il paese piuttosto che partecipare alla mobilitazione ufficiale.

Screenshot di Messenger

Realizzato attraverso Messenger e Telegram, il sondaggio ha registrato un totale di 468 voti, di cui un convincente 72% ha dichiarato di preferire "lasciare il paese", evidenziando le frustrazioni accumulate nella popolazione.

Solo il 4% ha espresso l'intenzione di partecipare alla marcia, mentre il 24% ha risposto con "nessuna delle due", dimostrando anche l'apatia verso le alternative proposte, così come la situazione esistenziale di ampie fasce della popolazione che trovano impensabile, poiché insostenibile, la possibilità di "scappare" dall'Isola.

Screenshot di Telegram

La convocazione alla Marcia del Popolo Combattente ha generato controversie a Cuba e nella comunità internazionale.

Annunciato dalle autorità come una risposta ai "problemi urgenti" del paese, i cubani hanno manifestato un ampio rifiuto nei confronti dell'evento, considerato per lo più un atto di propaganda che spreca risorse e non risolve nulla in un momento critico per la nazione.

Negli ultimi giorni, CiberCuba ha raccolto il sentimento della popolazione riguardo alla manifestazione, constatando attraverso i suoi social media l'indignazione popolare e il malcontento suscitati dalla sua convocazione. Molti hanno messo in discussione come il governo stia investendo risorse limitate in queste mobilitazioni forzate, anche in un momento di grave crisi economica ed energetica.

Commenti come “Non mi rappresentano” e “Preferisco cercare un futuro al di fuori di Cuba” riflettono il crescente malcontento dei cubani, che vedono le manifestazioni come un tentativo di propaganda scollegato dalle loro reali esigenze.

L'inchiesta condotta da CiberCuba non solo evidenzia il rifiuto massiccio nei confronti della manifestazione, ma anche una dura realtà: per molti, l'unica via d'uscita praticabile è lasciare il paese. La mancanza di interesse a partecipare ad eventi ufficiali rivela un divario sempre più ampio tra il popolo cubano e la sua dirigenza.

Domande Frequenti sulla Marcia del Popolo Combattente e il Malcontento a Cuba

Perché la maggior parte dei cubani non vuole partecipare alla Marcia del Popolo Combattente?

Il sondaggio condotto da CiberCuba ha rivelato che il 72% dei partecipanti preferirebbe lasciare il paese piuttosto che partecipare alla marcia, evidenziando un forte malcontento nei confronti del regime cubano. Molti considerano la marcia un atto propagandistico che non affronta le reali esigenze della popolazione, come la crisi economica ed energetica che sta affrontando Cuba.

Quali sono le ragioni dei cubani per rifiutare le manifestazioni organizzate dal governo?

Il rifiuto è dovuto principalmente al fatto che queste manifestazioni sono percepite come eventi di propaganda che consumano risorse senza offrire soluzioni ai problemi urgenti del paese. Inoltre, c'è un sentimento diffuso di frustrazione per la mancanza di libertà e per la repressione politica, il che allontana la popolazione dalla partecipazione a atti di sostegno al regime.

Come ha reagito la comunità internazionale di fronte alla Marcia del Popolo Combattente?

La comunità internazionale ha osservato con scetticismo e critica la convocazione della Marcia del Popolo Combattente, ritenendo che non affronti i problemi strutturali di Cuba. La marcia è vista come una strategia del governo per distogliere l'attenzione dalla crisi interna e proiettare un'immagine di unità che non corrisponde alla realtà del paese.

Qual è l'impatto dell'attuale crisi economica ed energetica a Cuba?

La crisi economica ed energetica ha portato a prolungati blackout, scarsità di cibo e medicinali, e a un collasso dei servizi di base, intensificando il malcontento sociale. La popolazione si trova ad affrontare condizioni di vita sempre più difficili, generando disperazione e un crescente desiderio di emigrare in cerca di migliori opportunità.

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