I residenti di Guisa chiedono soluzioni di fronte alla crisi energetica: Incontro teso con le autorità locali

Un trasformatore guasto ha portato le autorità a decidere di disconnettere un quartiere della località che si alimentava di elettricità tramite una piccola centrale idroelettrica, collegandolo invece al sistema elettrico nazionale, ormai collassato, il che ha scatenato la protesta.


La comunità del Reparto Militar di Guisa, nella provincia cubana di Granma, è diventata teatro di un acceso scambio tra i residenti e le autorità locali, che hanno discusso riguardo alla crisi energetica che colpisce la regione.

L'evento ha generato un'ondata di reazioni sui social media dopo la diffusione di video che mostrano i cittadini esprimere il loro malcontento nei confronti di alcuni dirigenti che non sono stati identificati dal TOQUE.

Secondo quanto spiegato dal mezzo indipendente sui suoi social, la comunità riceveva elettricità da una centrale idroelettrica situata nella diga El Corojo, ma un guasto a un trasformatore ha reso inutilizzabile questa fonte di energia.

Per questo motivo, le autorità hanno proposto di collegare il Reparto al Sistema Electroenergético Nazionale (SEN) come alternativa, una soluzione che non ha convinto i residenti a causa dell'elevatissimo grado di "disagi (interruzioni di corrente)" che subiscono gli utenti della rete nazionale.

Report di social media hanno indicato che i vicini hanno espresso il loro rifiuto a questa misura, avvertendo che potrebbe incrementare i blackout in un'area che, fino ad ora, godeva di un approvvigionamento elettrico relativamente stabile.

In video condivisi sui social, i residenti hanno difeso con fervore i loro diritti e messo in discussione le spiegazioni fornite dai leader locali. Le immagini hanno rivelato un profondo malcontento, evidenziando la preoccupazione per un possibile deterioramento della loro qualità di vita a causa dell'incertezza energetica.

Screenshot di Facebook / Yudelkis Ortiz

Da parte sua, Yudelkis Ortiz, prima segretaria del Partito Comunista di Cuba (PCC) a Granma, ha confermato di aver visitato il Reparto Militare di Guisa in un post su Facebook.

Ortiz ha menzionato che durante il suo soggiorno sono stati trattati temi come la situazione energetica e i recenti terremoti nella regione, ma ha evitato di riferirsi direttamente ai conflitti evidenziati nei video. Il suo messaggio, che ha sottolineato il "cariño de los niños" della comunità, è stato criticato per la sua mancanza di concretezza riguardo alle richieste dei residenti.

Il Reparto Militar di Guisa, conosciuto anche come Reparto Guillermo González, si trova all'ingresso del municipio, lungo la strada Guisa-Bayamo, e ospita oltre 2.000 abitanti.

La crisi energetica in questa comunità riflette un crescente malcontento tra la popolazione, che richiede soluzioni efficaci e chiare di fronte ai continui blackout e ai guasti nel sistema elettrico. Nel frattempo, il clima di insoddisfazione rimane latente e le autorità affrontano una pressione sempre maggiore per garantire risposte che allevino la situazione.

I guiseros sono già stati protagonisti di manifestazioni di malcontento in precedenti occasioni. Nel maggio del 2022, alcuni negozi della corporazione CIMEX e della Empresa de Telecomunicaciones de Cuba (ETECSA) furono colpiti da lancio di pietre durante un blackout nella città di Guisa.

A metà marzo di quest'anno, decine di granmenses sono scesi in strada a Bayamo, mentre il regime ha mobilitato le sue Forze Speciali (Avispas Negras) e ha ordinato la chiusura di diverse strade.

Il giornalista Mario J Pentón ha pubblicato immagini della città con una presenza militare e ha affermato che continuavano a esserci disagi nel servizio internet. Gli eventi si sono verificati nel contesto di altre massicce proteste riportate a Santiago di Cuba, dove i manifestanti hanno preso le strade gridando "Abbiamo fame", "Cibo e corrente", "Non vogliamo muela" e "Patria e vita".

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