La ricchezza della lingua spagnola è caratterizzata da espressioni che spesso celano storie affascinanti. In questo caso, ti parliamo di una frase che risale al XIX secolo, ma che è ancora molto utilizzata oggi.
"Se è salvato per un pelo" è un'espressione che utilizziamo per riferirci a qualcuno che riesce a sfuggire a una situazione pericolosa con un margine molto ridotto, grazie alla fortuna, all'ingegnosità, alla perizia o all'azione rapida di un soccorritore.
L'origine di questa espressione risale all'anno 1809, durante il regno di José Bonaparte in Spagna (1808 - 1813), noto come "Pepe Botella", il fratello maggiore di Napoleone Bonaparte.
Tra le riforme e le leggi promulgate durante il suo regno, c'era una disposizione che colpì direttamente i marinai: fu imposta loro l'obbligo di tagliarsi i capelli.
Nel XIX secolo, i capelli non erano un semplice accessorio estetico per i marinai, ma uno strumento cruciale per la sopravvivenza in mare.
In caso di cadere in acqua e rimanere incoscienti, i capelli galleggiano, facilitando così che un'altra persona possa vederli dalla barca, afferrarli e salvarli.
Come ricorda il giornalista colombiano Néstor Armando Alzate nel suo video, i capelli lunghi segnano la differenza tra la vita e la morte in un mestiere già di per sé pericoloso.
I marinai protestarono energicamente, sostenendo che l'ordine di Pepe li metteva in pericolo. Di fronte alla pressione sociale e alla forza di questi argomenti, José Bonaparte ritirò la legge.
Così è nata questa frase che viene usata in tutti i paesi di lingua spagnola. Ti sei mai salvato "per un pelo"?
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