L’Empresa Elettrica di Santiago di Cuba ha annunciato questo lunedì che cercherà di garantire almeno cinque ore di elettricità al giorno come parte di una strategia provvisoria, sebbene abbia avvertito che questo tempo potrebbe essere inferiore a causa della limitata disponibilità del Sistema Elettrico Nazionale (SEN).
Nel comunicato, l'azienda ha spiegato che il servizio sarà distribuito in diversi blocchi orari nell'arco della giornata, sempre in funzione della capacità di generazione.
La strategia ha l'obiettivo che "ogni circuito abbia almeno tra le 5 e le 6 ore di servizio durante la giornata, distribuite su tutto il giorno", ha indicato la nota.
“Quando il deficit supererà il carico dei circuiti in servizio, verranno colpiti anche quelli con punti vitali per evitare di prolungare il tempo di interruzione negli altri circuiti”, ha aggiunto.
La nuova rotazione “sarà utilizzata per fornire servizio elettrico alla popolazione, in attesa di un miglioramento della complessa situazione elettroenergetica che il paese sta affrontando in questo momento”, ha indicato il comunicato, senza specificare da quando sarà attuata e tanto meno la sua durata, evidenziando un'accentuazione della crisi.
Inoltre, hanno riconosciuto che, date le attuali circostanze, è impossibile mantenere la rotazione dei blocchi che finora era in funzione, il che aumenterà l'incertezza e i disagi per la popolazione.
Il comunicato dell'Empresa Eléctrica conferma un recente annuncio di Beatriz Johnson Urrutia, prima segretaria del Partito Comunista (PCC) a Santiago di Cuba, che avvertiva che il governo provinciale garantirebbe il servizio elettrico solo per tre o quattro ore al giorno.
Johnson ha affermato che i blackout sono dovuti alla tesa situazione del Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN) e ha invitato la popolazione di Santiago a mostrare "empatia".
Dopo una domenica nera a Cuba, in cui il servizio elettrico è stato compromesso per 24 ore a causa di un deficit nella capacità di generazione, il popolo inizia il lunedì con la previsione di ulteriori black-out, in una crisi che sembra non avere fine.
Secondo il rapporto dell'Unione Elettrica (UNE), domenica la massima afflizione è stata di 1348 MW (un po' meno della previsione di 1.421 MW) alle 18:30.
Il servizio è rimasto compromesso per tutta la notte. Durante l'orario di massima richiesta, ha subito un'interruzione di 134 MW a causa dei danni causati dall'uragano Rafael alle reti elettriche (Pinar del Río 40 MW e Artemisa 94 MW).
Per questo lunedì, si prevedono danni da un deficit di generazione di 478 MW al mattino, 750 MW nel primo pomeriggio e 1.399 MW durante l'orario di punta.
La crisi energetica a Cuba, aggravata negli ultimi anni, continua a colpire la popolazione con prolungati blackout, mancanza di carburante per cucinare e un panorama di incertezze in una delle province più colpite del paese, a causa di eventi meteorologici e persino di recenti terremoti.
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