Presa politica dell'11L condivide un toccante testimonio nel Foro per Cuba Libera al Parlamento Europeo

“Fui sottoposta a repressione, torture e pestaggi solo per aver urlato ‘libertà’ insieme a mia sorella,” ha dichiarato Angélica Garrido, che ha scontato tre anni di ingiusta condanna imposta dal regime comunista.

Angélica Garrido en el “Foro Parlamentario Trasatlántico por una Cuba Libre © Instagram/Rosa María Payá
Angélica Garrido al “Forum Parlamentare Transatlantico per una Cuba Libera”Foto © Instagram/Rosa María Payá

L'ex prigioniera politica cubana Angélica Garrido, arrestata dopo le proteste dell'11 luglio 2021 (11J), ha alzato la voce nel “Forum Parlamentare Transatlantico per una Cuba Libera”, tenutosi al Parlamento Europeo di Bruxelles, per raccontare gli abusi subiti per mano del regime comunista dell'isola.

“Fui sottoposta a repressione, torture e pestaggi solo per aver gridato ‘libertà’ insieme a mia sorella”, ha dichiarato Angélica, che ha denunciato l’ingiusta detenzione di sua sorella, María Cristina Garrido, direttrice esecutiva del Partito Repubblicano di Cuba e attualmente prigioniera, vittima di abusi.

Garrido ha descritto la sofferenza vissuta da entrambe, compresi sette giorni senza cibo e tre senza acqua, mentre affrontavano percosse e altre umiliazioni, come l'abuso fisico sulla sorella per costringerla a gridare slogan a favore del regime, ha riportato il portale Cubanet.

“Se la urinava addosso per farla urlare ‘Viva Fidel e viva il comunismo’, malmenandola, e anche lei ha subito delle conseguenze che attualmente soffre in prigione. Molte donne sono state violentate quel giorno. I nostri bambini hanno traumi psicologici a causa degli arresti arbitrari avvenuti davanti a loro,” esclamò.

Angélica, che è stata rilasciata lo scorso luglio, e sua sorella María Cristina Garrido sono state incarcerate nella prigione femminile del Guatao per essersi manifestate l'11 luglio 2021 a Quivicán. I tribunali del regime le hanno condannate rispettivamente a tre e sette anni di prigione.

Nel forum, che ha visto la partecipazione di leader politici e figure come il senatore statunitense Ted Cruz, Garrido ha anche denunciato che l'incarcerazione è costata la vita ai suoi genitori, incapaci di sopportare l'angoscia e il dolore dopo l'arresto delle loro figlie.

Alla fine dell'evento, i partecipanti hanno firmato la Dichiarazione di Bruxelles, nella quale si chiede la liberazione immediata di tutti i prigionieri politici e si esige alla Commissione dell'Unione Europea di sospendere il suo Accordo di Cooperazione con Cuba a causa delle evidenti violazioni dei diritti umani.

Rosa María Payá, leader della piattaforma cittadina Cuba Decide e organizzatrice dell'evento, ha affermato il suo impegno a sostenere il cambiamento democratico nell'isola come unica soluzione alla crisi.

Il forum è stato un appello urgente alla comunità internazionale affinché prenda misure concrete a sostegno del popolo cubano e contro la repressione statale.

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