Dieci persone ferite e almeno 3.752 edifici danneggiati sono le principali conseguenze lasciate dai terremoti di magnitudo 6 e 6,7 che hanno colpito il sud-est di Cuba domenica scorsa, secondo il rapporto governativo aggiornato di martedì.
Durante la sessione del Consiglio della Difesa Nazionale, con la partecipazione del governante Miguel Díaz-Canel, è stato riferito che i feriti e la maggior parte degli edifici danneggiati si concentrano nella provincia di Granma, secondo quanto comunicato dal profilo ufficiale della Presidenza di Cuba sul social network X.
In quella provincia, il numero di persone ferite a causa dei terremoti è salito a 10, mentre i danni alle infrastrutture ammontano a 3.518, inclusi 54 crolli totali.
Inoltre, 59 istituzioni sanitarie e 109 educative sono state danneggiate, di cui quattro non sono ancora in grado di riprendere le attività.
A Santiago di Cuba, la seconda provincia più colpita, è iniziata la ripresa delle istituzioni sanitarie, educative e delle abitazioni, con un totale di 234 strutture danneggiate in quest'ultima categoria.
Nel frattempo, continuano le repliche dei terremoti, con il registro di 2.300 scosse, di cui almeno 78 percepibili nella regione orientale a seguito dei due forti movimenti tellurici avvenuti domenica scorsa.
Vicente de la O Levy, ministro dell'Energia e delle Miniere, ha informato che tutti i comuni colpiti dai terremoti dispongono già di energia elettrica, oltre ad aver ripristinato il pompaggio dell'acqua e le comunicazioni nella zona.
Un rapporto precedente segnalava che i terremoti avevano causato sette feriti a Granma e avevano danneggiato almeno 2.018 abitazioni, di cui 26 erano crolli totali.
Durante il Consiglio di Difesa Nazionale di martedì è stato inoltre comunicato che i lavori di ripristino dell'energia elettrica ad Artemisa, dopo il passaggio dell'uragano Rafael, sono particolarmente complessi, riuscendo finora a coprire solo il 4,58% della popolazione, con 425 gruppi elettrogeni operativi nei centri vitali e 16 brigate di tecnici elettrici che lavorano nella zona.
Le autorità hanno comunicato che la telefonia fissa ad Artemisa è stata ripristinata al 72%, mentre la copertura della telefonia mobile ha raggiunto il 50%.
Per quanto riguarda il servizio di acqua, attualmente arriva al 51,2% della popolazione, mentre i danni alle abitazioni ammontano a 17.324, sebbene finora le commissioni abbiano certificato 3.848 di questi danni.
Inoltre, 87 scuole sono programmate per iniziare l'anno scolastico questo mercoledì.
In merito alla situazione della provincia di Mayabeque, è stato riferito che l'elettricità è stata ripristinata per il 93%, anche se una ventina di insediamenti sono ancora privi di questo servizio. L'approvvigionamento idrico raggiunge il 92,2% della popolazione, lasciando senza rifornimento per pompaggio circa 29.000 persone.
Infine, si è reso noto che a L'Avana la ripresa dell'elettricità ha raggiunto il 98,37%, con Boyeros come zona più colpita. L'approvvigionamento idrico nella capitale è al 76,2%, con 348.000 persone ancora interessate, sebbene si preveda un miglioramento nei prossimi giorni. I danni alle abitazioni ammontano a 2.329.
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