Il terremoto che si è verificato domenica scorsa nella zona orientale di Cuba ha colpito soprattutto la provincia di Granma, causando sette feriti e oltre 2.000 abitazioni danneggiate.
Secondo quanto riportato lunedì nel Consiglio di Difesa Nazionale della Difesa Civile, a Granma si registrano preliminarmente 2.018 danni alle abitazioni, di cui 26 sono crolli totali.
Inoltre, sono state danneggiate 30 istituzioni sanitarie e 40 educative.
La popolazione rimane in allerta, poiché il numero di repliche del sisma rilevate fino ad ora è salito a 1.130 nelle ultime ore, di cui 47 sono state percepibili soprattutto a Pilón, Granma.
A Santiago di Cuba, i due terremoti hanno colpito 234 abitazioni, soprattutto pareti, tetti e muri.
Nel territorio granmense le autorità hanno dichiarato che non ci sono stati decessi a causa diretta dei sismi, ma ci sono sette persone ferite, tra cui due minori.
Il settimanale ufficiale La Demajagua ha riportato che a Pilón, uno dei comuni più colpiti, due persone, una bambina di cinque anni e una donna di 48 anni, hanno riportato ferite.
Anche nel comune di Media Luna ci sono diversi feriti, tra cui un minorenne e un adulto, tutti nella comunità di La Junta.
Si sono registrati tre decessi, sebbene il rapporto ufficiale li qualifichi come non direttamente associati ai sismi. Uno di essi riguarda un paziente affetto da cancro in fase terminale, mentre gli altri due sono stati colpiti da infarto.
Da diversi municipi di quella provincia, situati lungo la costa meridionale (Pilón, Campechuela, Media Luna, Niquero), sono state diffuse immagini desolanti, in cui la distruzione e la paura hanno preso possesso delle strade dei paesi.
A Pilón si segnalano crolli di abitazioni, crepe nei muri, caduta di lastre di controsoffitto nell'ospedale Comandante Félix Lugones e fratture nel molo.
Nelle zone montuose si registrano nove frane.
Fino alle 5:59 di lunedì erano state registrate 885 repliche, comprese le due scosse di magnitudo 6.0 e 6.7 avvertite domenica mattina.
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