Nuove detenzioni effettuate dalle forze repressive del regime cubano sono emerse dopo un'ondata di manifestazioni pacifiche nell'isola, scatenate da prolungati blackout che colpiscono gravemente la popolazione. Questi interruzioni di energia sono dovute al recente collasso totale del Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN) e agli effetti dei disastri naturali che hanno colpito il paese.
L'Osservatorio Cubano dei Diritti Umani (OCDH) ha segnalato i nomi di diversi detenuti, in particolare nelle province di Villa Clara e Ciego de Ávila.
A Villa Clara, gli arresti si concentrano nel comune montano di Manicaragua, una zona colpita dalle piogge causate dalle bande alimentatrici dell'uragano Rafael.
Dal villaggio di La Moza, a Manicaragua, è stata segnalata la cattura da parte della polizia di Lizander Morera, Leonel Débora, Roy Galindo, Yoeny Cruz León e Rafael Bode.
A Ciego de Ávila, in particolare nella località di El Eucalipto, nel comune di Ciro Redondo, sono stati arrestati Adiane Hernández Calderón, Yordanka López González e Diosbany Almaguer.
Questi arresti avvengono in un contesto di crisi generalizzata sull'isola, il che ha intensificato la repressione da parte del regime cubano.
La Fiscalía Generale della Repubblica (FGR) di Cuba ha recentemente confermato l'apertura di procedimenti penali contro persone che hanno partecipato a proteste a causa dei costanti blackout che colpiscono il paese.
Secondo un comunicato della FGR, ai manifestanti vengono contestati reati di attentato, disordini pubblici e danneggiamenti, e è stata imposta la misura cautelare della detenzione provvisoria. Le autorità sottolineano che gli incidenti includono aggressioni a funzionari e ispettori, i quali avrebbero subito lesioni e turbative dell'ordine pubblico.
Tuttavia, le immagini recenti delle proteste che circolano sui social media mostrano i manifestanti in atteggiamenti pacifici, limitandosi a gridare e a far rumore con le pentole, senza segni di violenza.
A Encrucijada, sempre nella provincia di Villa Clara, si sono verificate proteste la settimana scorsa. Gli abitanti di questo paese, dopo più di 48 ore senza elettricità, si sono radunati davanti alla sede dell'Assemblea Municipale del Potere Popolare il 7 novembre per esprimere la loro indignazione con un cacerolazo. Il giorno successivo, le forze repressive hanno arrestato diversi manifestanti.
Altre località, come Guanabacoa ed El Vedado a L'Avana, sono state anch'esse teatro di proteste in cui i cittadini chiedono al regime una risposta urgente di fronte al collasso del sistema elettrico.
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