L'Empresa de Telecomunicaciones de Cuba (ETECSA) ha comunicato che, a più di 48 ore dal passaggio dell'uragano Rafael, persistono gravi disagi nel sistema di comunicazioni nelle province di Artemisa, Mayabeque e La Habana.
Nella provincia di Artemisa, il territorio cubano maggiormente colpito dal passaggio del meteoro, le maggiori problematiche relative alla telefonia si concentrano nell'indisponibilità del 65% dei servizi mobili e del 48% dei servizi fissi.
In totale, oltre 440 radiobasi sono fuori servizio, il che rappresenta il 62% dei siti nelle tre province interessate (oltre ad Artemisa, si trovano Mayabeque e L'Avana), ha riportato il quotidiano ufficiale Granma.
Inoltre, si segnalano danni a oltre 250 armadi integrali che supportano 52.000 servizi di telefonia fissa, lasciando senza connessione migliaia di utenti.
Il ripristino dei servizi affronta difficoltà a causa della mancanza di energia e dei danni alla rete d'accesso, che risulta vulnerabile agli fenomeni meteorologici.
ETECSA ha sottolineato che sono stati fatti progressi nella potatura delle linee telefoniche e nella riparazione dei pali danneggiati, e ha il supporto di brigate provenienti da Pinar del Río, Matanzas, Cienfuegos, Villa Clara e Ciego de Ávila per accelerare il ripristino dei servizi.
In risposta a questa situazione, ETECSA ha implementato misure commerciali come l'estensione dei termini di pagamento per i servizi di telefonia fissa e nauta Hogar in tutto il paese.
Attualmente, il 60% degli uffici commerciali nelle province interessate è operativo e si offre supporto alla popolazione tramite il caricamento di attrezzature nelle strutture disponibili.
I principali danni causati da Rafael durante il suo passaggio nell'ovest di Cuba non riguardarono soltanto l'infrastruttura delle telecomunicazioni, ma anche il taglio di cavi in fibra ottica.
Inoltre, sono state segnalate due torri di telefonia mobile abbattute nei comuni di Mariel e Guanajay, e i servizi fissi e mobili nel comune di Güira de Melena sono stati completamente interrotti a causa di interruzioni nella fibra in aree vicine a centri di telecomunicazioni.
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