La provincia di Santiago di Cuba, una delle più colpite dopo il crollo del Sistema Elettrico Nazionale (SEN) lo scorso venerdì, ha avvertito questo lunedì i suoi clienti che, al ripristinarsi del servizio, la connessione di apparecchi ad alto consumo potrebbe causare un nuovo guasto nel sistema.
L'annuncio è stato fatto dalla Empresa Eléctrica tramite la piattaforma Telegram, ma risulta ingenuo supporre che le persone seguiranno questa raccomandazione, quando migliaia di famiglie sono senza elettricità da oltre 72 ore, affrontando la disperazione di vedere come i pochi alimenti che sono riusciti a conservare nei loro frigoriferi si rovinano.
"La UNE chiede a tutti i clienti di non collegare apparecchi ad alto consumo, per favore, nella misura in cui ricevono servizio elettrico", ha indicato il comunicato.
Inoltre, l'Azienda Elettrica ha sottolineato che è cruciale non sovraccaricare il sistema, poiché un aumento brusco nel consumo potrebbe destabilizzarlo nuovamente e causare ulteriori blackout nella regione, rendendo la popolazione responsabile del "futuro" incerto del ripristino del servizio nella provincia di Santiago di Cuba.
La situazione si aggrava poiché migliaia di famiglie non hanno né gas né carbone con cui cucinare, e non appena riceveranno il servizio nelle loro case, cercheranno di salvare i pochi alimenti che ancora conservano, utilizzando a tal fine pentole, fornelli e refrigerazione.
Questo domenica, poche ore dopo aver annunciato con entusiasmo l'avvio del blocco di generazione No. 3 della Centrale Termoelettrica Antonio Maceo, nota anche come Rente, a Santiago di Cuba, la situazione ha preso una piega inaspettata.
La centrale, che era in fase di caricamento per la successiva sincronizzazione, ha subito un guasto che ha portato al crollo del sistema, e come conseguenza, si è verificata la caduta di un microsistema che collegava le province di Santiago di Cuba e Guantánamo, lasciandole senza servizio elettrico.
La terza notte di blackout totale a Cuba è stata teatro di nuove proteste in diverse città del paese, così come di minacce di repressione violenta da parte del regime.
Immagini di un grande dispiegamento di polizia a Santiago de Cuba confermano la tensione che si avverte in queste ore funeste.
Un video condiviso sui suoi social media dal giornalista indipendente Yosmany Mayeta Labrada ha mostrato il dispiegamento di diverse pattuglie della Polizia Nazionale Rivoluzionaria (PNR) per le strade della città.
Che ne pensi?
COMMENTAREArchivio in: