A causa dei blackout, i dirigenti chiedono lampade ricaricabili per organizzare le vendite di gas a Guantánamo.

I dirigenti cubani dimostrano la scarsa capacità che ha il governo di gestire la grave situazione energetica e di combustibile che vive il paese.


La mancanza di risorse non ha limiti sull'isola, tanto che i dirigenti di Guantánamo hanno chiesto supporto alla popolazione affinché, con le proprie risorse, possano illuminare i punti vendita di gas che esistono in quella provincia.

L'ordine è stato effettuato da Maylín Rodríguez Fuentes, Capo Gruppo dell'Azienda Commercializzatrice di Combustibili CUPET in quella provincia, tramite la televisione locale, il telecentro Solvisión. Nel suo messaggio, ha chiesto alla popolazione che, di fronte alla mancanza di elettricità e considerando che si fa buio prima, “ci supportino mantenendo l'ordine. Se possono, portate una lampada ricaricabile per aiutare nei punti di vendita quando sarà già notte e non si vedrà bene, così i nostri compagni potranno lavorare senza problemi”, ha espresso.

Secondo la funzionaria, l'idea è fare in modo che tutti ottengano il proprio cilindro prima che si esauriscano nei punti vendita. "Tutto il nostro team è impegnato in questo e, senza dubbio, ce la faremo", ha aggiunto esprimendo la sua fiducia nel team, anche se le soluzioni continuano a essere limitate.

Rodríguez Fuentes ha informato che a Guantánamo hanno ricevuto circa 100 bombole, le quali non soddisfano una domanda esigente di questo combustibile, così importante per i cubani, impegnati a fronteggiare una delle peggiori crisi energetiche della loro storia.

Poco più di una settimana fa, il governo cubano ha annunciato che, dopo uno scarico parziale di una nave carica di gas liquefatto, avrebbe avuto carburante per cercare di alleviare la tesa situazione che esiste nel paese.

Con le continue sofferenze che subiscono i cubani a causa dei blackout, il gas diventa un elemento fondamentale per la cottura dei cibi. Tuttavia, ci sono molte famiglie cubane senza cucine elettriche, che hanno dovuto ricorrere ai fornelli a legna o a carbone.

Ad esempio, questo giovedì il panorama dei blackout sembra aggravarsi nell'isola, dopo una previsione di interruzioni di 1.678 MW, che si prevede come un record. I social media riflettono la frustrazione dei cittadini, che aspettano soluzioni rapide di fronte alla situazione critica.

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