La Empresa Elettrica dell'Isola della Gioventù è intervenuta sui social per smentire una possibile disconnessione del Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN) di quel territorio cubano, che secondo quanto affermato stava circolando sulle piattaforme sociali.
"Buon pomeriggio a tutti i nostri clienti, sta circolando sui social media che nella nostra Isola ci sarà un blackout totale, questa notizia è totalmente FALSA, ci stiamo riprendendo dalla crisi attuale e si continua a lavorare per ottenere stabilità nella nostra generazione. Fidatevi della direzione del territorio e dei lavoratori elettrici. #Andiamo per di più", ha scritto l'ente dal suo profilo su Facebook.
Tuttavia, questo breve messaggio si inserisce nella strategia del regime per controllare la narrazione. L'appello alla fiducia nella direzione del territorio e nei lavoratori elettrici mira a rafforzare l'idea che le autorità continuano ad avere il controllo, anche se la situazione è ben lontana dall'essere risolta. Questo tipo di messaggio cerca di ristabilire la fiducia nelle istituzioni, minimizzando la percezione di inefficacia o discontrollo.
Mentre l'inclusione dell'hashtag #VamosPorMás è un elemento propagandistico tipico dei discorsi ufficiali cubani. Si allinea con la narrativa del regime di sforzo e resistenza, anche in momenti di crisi. Questa frase ha l'obiettivo di proiettare un tono ottimista e motivazionale, cercando di attenuare la gravità della situazione.
Infine, la frase "ci troviamo a recuperarci dalla crisi esistente" suggerisce un tentativo di controllare la percezione pubblica, ammettendo una situazione difficile, ma presentandola come qualcosa di transitorio e sotto controllo. Questo tipo di formulazione è una tattica per contenere le critiche, dando l'impressione che la situazione sia in fase di miglioramento.
Lo certo è che, nonostante il suo discorso che cerca di nascondere il sole con un dito, i cubani vivono estesi e opprimenti blackout ogni giorno.
Questo giovedì, le previsioni dell'Unione Elettrica indicano un impatto di 1.678 MW. Se questa situazione si concretizzasse, sarebbe l'impatto più elevato degli ultimi anni, secondo i rapporti dell'istituzione.
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