Arrestato un uomo dopo aver attraversato a nuoto la Baia di Gibara carico di carne di manzo.

La pubblicazione, fatta su un profilo Facebook collegato al ministero dell'Interno, non ha offerto dettagli sulla quantità di carne trasportata dall'individuo, né sulla sua provenienza.

Bahía de Gibara © Facebook Gibara Foto a Foto / Irmita Pérez
Bahía di GibaraFoto © Facebook Gibara Foto a Foto / Irmita Pérez

Un uomo è stato arrestato a Gibara, Holguín, mentre si preparava a attraversare a nuoto la baia di quella città per presumibilmente traffico di carne di manzo.

Così è stato reso noto dal profilo Facebook identificato come 'Cazador-Cazado', collegato al ministero dell'Interno (MININT) di Holguín, in un post in cui raccontava i fatti con un tono beffardo e violando la presunzione di innocenza dell'arrestato, del quale non si è riportato che sia stato processato e condannato per i presunti atti delittuosi.

Cattura dello schermo Facebook / Cacciatore-Cacciato

Secondo la pubblicazione ufficiale, l'arrestato è stato identificato come Francisco Leal, “più conosciuto nel quartiere come Niñito”, del quale si sospettava si dedicasse al furto e al sacrificio di bestiame ed era sotto sorveglianza.

“I contadini hanno riferito che questa non era la prima volta, altre volte aveva finito con gli animaletti che richiedono tanto lavoro per essere allevati e poi l'esperto nuotatore scappava”, ha indicato la pubblicazione.

Al parecer, Leal si proponeva di “trasferire una buona quantità di carne di manzo” e ha scelto di farlo per via marittima, attraversando a nuoto la Baia di Gibara “mentre simulava una pesca sottomarina”.

“Quando pratichi nuoto e ‘sport estremi’ succede questo: Proprio mentre stavo salendo per il molo, le autorità lo hanno catturato. Quello che si dice che chi viene sorvegliato, non scappa, qui si applica al 100%. Attenzione ‘nuotatori’!... Gibara è al battitore e la tilapia di potrero, decisamente non è la sua.” ha detto sarcasticamente il profilo dei social media legato al MININT.

La pubblicazione non ha fornito dettagli sulla quantità di carne trasportata dall'individuo, né sulla sua provenienza. Non ha nemmeno fatto alcun riferimento al sommario dell'indagine poliziesca, lasciando nel campo del sospetto l'affermazione "che questa non era la prima volta".

In mezzo all'inflazione che colpisce il paese, a metà giugno si segnalava che la carne di maiale si manteneva sopra i 1.100 pesos per libbra a La Habana.

A metà maggio, la polizia de L'Avana ha catturato a Guanabacoa diversi soggetti che presumibilmente si dedicavano al furto e al sacrificio di bestiame, secondo quanto riportato sui social media dal profilo ufficialista di Facebook 'Héroes de azul', che ha dettagliato che i macellai sono stati arrestati proprio mentre trasportavano la carne in sacchi.

Nelle stesse date, l'attivista Aníbal Ferrand ha percorso le strade di Baracoa, chiedendo alla gente quando fosse stata l'ultima volta che avevano mangiato carne di manzo, rivelando così l'impatto della crisi economica sull'alimentazione della popolazione in questa città. Molte persone hanno affermato di ricordare a malapena cosa fosse la carne di vacca.

A fine aprile, immagini diffuse sui social media hanno mostrato la vendita di ossa di manzo come se fossero "carni" a L'Avana. Nelle foto si vedevano le ossa praticamente pelate dentro a scatole di plastica che il venditore aveva posizionato sopra a pallet.

A metà marzo, la cubana Anisleidis Parra Muñoz ha denunciato sui social network l'arresto violento di un suo familiare per presunta detenzione di carne di manzo.

I fatti sono avvenuti all'interno della casa e di fronte a diversi minorenni, quando la polizia del comune di Mella, a Santiago di Cuba, è irrompita nella sua casa e "ha colpito suo marito" e suo figlio acquisito, minorenne.

Al pari del caso di Leal, a Gibara, le autorità cubane hanno usato i social media per informare la loro versione dei fatti, non da un account ufficiale, ma da un profilo associato al Ministero dell'Interno in Cuba.

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