La Empresa Eléctrica de La Habana ha informato a mezzogiorno di martedì che, a causa del critico deficit di generazione nel Sistema Elettrico Nazionale (SEN), il servizio elettrico nella capitale sarà interrotto per più ore del previsto.
I blackout influenzeranno i clienti del Blocco #4 tra le 15:00 e le 18:00, come parte delle misure di emergenza per far fronte alla situazione.
Questa interruzione di tre ore si aggiunge a quelle già pianificate, dalle 18:00 alle 20:00, per un totale di cinque ore.
L'azienda statale ha fatto un appello alla popolazione affinché utilizzi l'energia elettrica in modo razionale ed eviti sovraccarichi, il che potrebbe ridurre la frequenza delle interruzioni, si legge nella nota.
L'annuncio arriva in un contesto complicato per la generazione elettrica a Cuba, aggravato dall'uscita dal SEN di diverse termoelettriche.
Questo martedì, l'uscita programmata della Centrale Termoelettrica (CTE) Carlos Manuel de Céspedes, a Cienfuegos, ha aggravato ulteriormente il deficit energetico, che già raggiungeva i 1.400 MW, quasi la metà della domanda sull'isola.
La disconnessione, avvenuta la notte di lunedì, fa parte di una manutenzione programmata nel suo Blocco 4, secondo la UNE.
Le autorità insistono sul fatto che la popolazione deve rimanere informata attraverso i canali ufficiali riguardo ai progressi di queste riparazioni e i possibili blackout aggiuntivi.
Tuttavia, i cubani continuano ad affrontare interruzioni prolungate a causa della situazione critica del SEN, aggravata dai guasti ricorrenti delle centrali termoelettriche e dalla mancanza di risorse per la loro manutenzione.
Nonostante le promesse del presidente Miguel Díaz-Canel di migliorare la situazione prima della fine dell'anno, la realtà riflette che saranno promesse vuote, proprio come è successo con quelle di "meno blackout in estate".
In effetti, lo stesso ministro dell'Energia e delle Miniere, Vicente de La O Levy, ha ammesso che i blackout potrebbero protrarsi fino al 2025, mentre il governo cerca di implementare soluzioni a lungo termine attraverso l'acquisto di carburante e pezzi per le obsolette centrali elettriche, nonché l'installazione di nuovi parchi fotovoltaici.
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