Gli apagoni a Cuba superano i 1.300 MW e si prolungano senza soluzione in vista.

Questo martedì, la UNE prevede un'affettazione di 1.155 MW durante l'orario di punta.


Cuba continua a fronteggiare una grave crisi energetica, con blackout che lunedì hanno raggiunto un deficit di capacità di generazione di 1.363 MW, secondo quanto riportato dalla Unión Eléctrica (UNE).

Le peggiori conseguenze si sono registrate nelle ore notturne - esattamente alle 20:20 - a causa di una domanda superiore a quella pianificata, ha spiegato la UNE in un post sui social media Facebook.

Pubblicazione di Facebook/Unione Elettrica UNE

Alle 07:00 di questo martedì, la disponibilità del Sistema Elettrico Nazionale (SEN) era di 2.100 MW, mentre la domanda si attestava a 2.565 MW, il che ha provocato un'impatto di 500 MW per deficit di capacità. Per il resto della giornata, si stima che la situazione peggiorerà, con un impatto di 750 MW.

In dichiarazioni alla televisione cubana, Lázaro Guerra Hernández, direttore generale dell'elettricità del Ministero dell'Energia e delle Miniere, ha spiegato che i blackout ci saranno per tutta la giornata, anche se ci sarà una maggiore capacità di generazione.

Per l'orario di punta di oggi, si prevede il reinserimento parziale di alcune unità: l'unità 5 della CTE Mariel con 70 MW, la patana di Regla con 45 MW e la patana di Santiago de Cuba con 50 MW.

Tuttavia, con queste aggiunte, la disponibilità stimata sarà di 2.265 MW, rispetto a una domanda massima prevista di 3.350 MW, il che porterà a un deficit di 1.085 MW e a un impatto proiettato di 1.155 MW durante l'orario di punta.

Attualmente, le unità 5 e 8 della Centrale Termoelettrica (CTE) di Mariel e l'unità 2 della CTE Felton sono fuori servizio per guasti, mentre l'unità 2 della CTE Santa Cruz e l'unità 5 della CTE Renté sono in manutenzione. In totale, le limitazioni nella generazione termica raggiungono i 553 MW.

Inoltre, 38 centrali di generazione distribuita sono fuori servizio per mancanza di combustibile, insieme alle patanas di Regla e Santiago de Cuba, il che comporta un ulteriore deficit di 265 MW, di cui 170 MW corrispondono a gruppi distribuiti e 95 MW alle patanas.

Il prolungato deficit energetico continua a essere un problema cruciale nel paese, senza soluzioni a breve termine per stabilizzare la situazione elettrica.

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