Una donna è stata assassinata dal marito a La Maya, nella provincia di Santiago di Cuba, secondo quanto riportato sui social media dal giornalista Yosmany Mayeta citando fonti a conoscenza del caso.
La vittima, identificata come Yucleidis Morales, sarebbe stata accoltellata quattro volte dal suo compagno.
"Il marito non voleva che lavorasse di notte e per gelosia la assassinò", ha riferito a quel comunicatore una fonte.
Fino alla chiusura di questa nota non sono emersi altri dettagli sul femminicidio, di cui finora non hanno reso conto le piattaforme femministe cubane.
Fino al 23 settembre scorso, erano stati verificati da piattaforme indipendenti un totale di 38 femminicidi a Cuba, secondo il sottoregistro condotto dagli osservatori di violenza di genere YoSíTeCreo in Cuba (YSTCC) e l'Osservatorio di Genere Alas Tensas (OGAT).
Le piattaforme avevano anche verificato fino alla data citata tre tentativi di femminicidio, sei casi che necessitano di accesso all'indagine policiale e due omicidi di uomini per motivi di genere.
All'inizio di agosto, il governo cubano ha informato che nel 2023 sono stati giudicati in tribunali 60 casi di omicidi di donne di 15 anni o più per motivi di genere, di cui 50 (83,3%) sono state uccise dai loro partner o ex partner e il resto da altri aggressori, secondo i dati dell'Osservatorio di Cuba sulla Parità di Genere.
Inoltre, secondo la stessa fonte, sono stati giudicati in processi giudiziari 378 casi di violenza sessuale e diverse donne sono rimaste con conseguenze dopo attacchi dei loro ex partner.
La federazione ufficiale delle donne cubane (FMC) ha riconosciuto che più di 16.000 donne e ragazze di 9.579 famiglie vivono in situazione di violenza nel paese.
L'organizzazione ha anche ammesso un aumento dei femminicidi a partire dalla pandemia di coronavirus, anche se si rifiuta di usare quel termine e utilizza quello di "femicidio".
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