Selezionano 16 municipi "pilota" per approvare nuovi affari privati a Cuba

Il periodo di prova durerà 180 giorni e poi verranno inseriti altri comuni, ha affermato il Ministero dell'Economia e della Pianificazione.

Río Cauto © La Demajagua
Río CautoFoto © La Demajagua

Le nuove misure di controllo che il regime cubano ha imposto al settore privato inizieranno ad essere applicate in 16 comuni, dei 168 che ha il paese, scelti dal governo.

Attraverso un comunicato del Ministero delle Finanze e dei Prezzi, hanno annunciato che il periodo di prova durerà 180 giorni e che successivamente verranno inseriti altri territori.

Secondo la nota, il processo deve essere "graduale" perché hanno bisogno di tempo per creare le "condizioni" nel resto dei municipi.

I selezionati sono: Consolazione del Sud, Pinar del Río; Cotorro, La Habana; Artemisa, Artemisa, San José de las Lajas, Mayabeque; Cárdenas, Matanzas; Cienfuegos, Cienfuegos; Camajuaní, Villa Clara; Trinidad, Sancti Spíritus; Ciego de Ávila, Ciego de Ávila; Sibanicú, Camagüey; Las Tunas, Las Tunas; Moa, Holguín; Río Cauto, Granma; Tercer Frente, Santiago de Cuba; Guantánamo, Guantánamo; e il Municipio Speciale Isola della Gioventù.

Le nuove norme annunciate dal regime cubano da luglio per il settore privato entreranno in vigore a settembre e comportano cambiamenti significativi per gli imprenditori dell'isola.

Con il Decreto-Legge 90, che entrerà in vigore il 19 settembre, si stabilisce come si svilupperà a Cuba il Lavoro Autonomo (TCP). Questo documento indica che le Mipymes potranno essere "di proprietà statale, privata, mista o delle organizzazioni politiche, di massa e sociali".

I piccoli e medi imprenditori che hanno attività nell'isola dovranno richiedere alle Assemblee Municipali l'autorizzazione per aprire le loro attività.

Mentre il Governo chiarisce che questo avverrà "sempre che siano in corrispondenza con le strategie di sviluppo municipale, risolvano altre necessità del municipio o rispondano a priorità economiche" del paese.

Le preoccupazioni per una maggiore burocrazia e corruzione hanno cominciato a essere espresse da esperti del settore.

“A una prima lettura, queste nuove leggi rappresentano un altro grande passo indietro per l'economia cubana”, ha detto al quotidiano El Nuevo Herald Ric Herrero, direttore esecutivo del Cuba Study Group.

Nel frattempo, Marcelo Rodríguez Pita, consulente per l'imprenditorialità, in una conversazione con Martí Noticias ha espresso che "l'approvazione delle richieste delle Mipymes è nelle mani dei governi locali, dei consigli delle amministrazioni municipali, dove sappiamo che ci sono alti livelli di corruzione e poche possibilità di prosperare".

Il governo cubano ha anche stabilito la creazione di un Istituto Nazionale degli Attori Economici Non Statali, ente subordinato al Consiglio dei Ministri.

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