Erislandy Álvarez, unica speranza d'oro della boxe cubana a Parigi

Dal 2008 a Pechino, l'isola ha sempre ottenuto titoli in competizioni sotto i cinque cerchi, e l'ultima volta che ha conquistato solo due medaglie è stata nel 1968 in Messico, quando festeggiò le medaglie d'argento di Enrique Regüeiferos e Rolando Garbey.

  • Redazione di CiberCuba


Cuba, il secondo paese più vincente in materia di pugilato olimpico, ha solo una possibilità d'oro a Parigi 2024: Erislandy Álvarez, un giovane di 24 anni che cercherà di battere il favorito e locale Sofiane Oumiha, nella finale dei 63,5 chilogrammi.

Dal 2008, l'isola ha sempre raggiunto titoli in competizioni sotto i cinque cerchi, e l'ultima volta che ha ottenuto solo due medaglie è stata in Messico nel 1968, quando ha festeggiato le medaglie d'argento di Enrique Regüeiferos e Rolando Garbey.

Arlen López, un bicampione che ha fallito nella ricerca del suo terzo regno, ha dovuto accontentarsi della terza posizione, un risultato notevole se si considera il capitano della squadra, Julio César la Cruz, eliminato al suo esordio in territorio francese.

La storia racconta che López e La Cruz fallirono nel tentativo di unirsi all'esclusivo club dei tripli monarchi olimpici nell'arte del Fistiana: l'ungherese Laszlo Papp (1948, 1952, 1956) e i suoi connazionali Teófilo Stevenson (1972, 1976, 1980) e Félix Savón (1992, 1996, 2000).

La tarea di Álvarez non sarà facile, poiché Oumiha è medaglia d'argento a Rio de Janeiro 2016 e tre volte campione del mondo (2017, 2021, 2023), come ricorda il giornalista Francys Romero sui social media.

Pubblicazione di Facebook/Francys Romero

“Rimane una (lotta) e daremo il massimo, questa è l'ultima ed è la più importante”, ha detto Álvarez all'agenzia AP riguardo al combattimento più importante della sua carriera, che mostra, inoltre, una medaglia d'argento ai mondiali del 2023.

Sono rimasti indietro i tempi di Stevenson e Savón, o di altri leggendari esponenti come Emilio Correa, Ángel Herrera, Héctor Vinent, Ariel Hernández, Mario Kindelán, Guillermo Rigondeaux, Robeisy Ramírez, tra molti altri.

Oggi il pugilato cubano ha un nome: Erislandy Álvarez, la sua unica speranza dorata nella “Città della Luce”

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