Cuba ha subito mercoledì la sua seconda sconfitta nel pugilato olimpico di Parigi 2024, dopo il risultato sfavorevole di Saidel Horta contro Munarbek Seitbek Uulu, del Kirghizistan, nella categoria dei 57 chilogrammi.
Horta, medagliato d'argento universale nel 2023, ha detto addio alla competizione dopo una situazione inaspettata, poiché un taglio sul suo volto gli ha impedito di continuare il combattimento nel terzo e ultimo round.
L'antillano ha dominato il primo round, ha ceduto nel secondo e l'infortunio ha costretto i giudici a mostrare le loro votazioni nei pochi attimi del periodo decisivo.
Così arrivò la peggiore delle notizie: quattro dei cinque arbitri vedevano dominare l'euroasiatico, anch'esso terzo del mondo e che si portò a casa la votazione divisa 2-3 per continuare il cammino verso le medaglie.
In questo modo, la più grande delle Antille mantiene solo tre dei suoi pugili in gara, poiché Julio César la Cruz è stato eliminato all'esordio contro il suo connazionale Loren Berto Alfonso, rappresentante dell'Azerbaigian.
A mancanza di diverse giornate di combattimenti, Cuba metterà tutte le sue aspirazioni in Alejandro Claro (51), Erislandy Álvarez (63,5) e Arlen López, due volte re olimpico a Rio de Janeiro 2016 e Tokyo 2020.
López cerca di diventare il quarto pugile capace di vincere per tre volte il principale evento multisportivo del pianeta. Vale la pena sottolineare che La Cruz perseguiva lo stesso obiettivo, ma…
La storia racconta che questa impresa è stata realizzata solo dall'ungherese Laszlo Papp (1948, 1952, 1956) e dai cubani Teófilo Stevenson (1972, 1976, 1980) e Félix Savón (1992, 1996, 2000).
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