Il cubano Loren Berto Alfonso, rappresentante dell'Azerbaigian nella boxe olimpica, ha eliminato questo domenica il suo connazionale naturalizzato spagnolo Enmanuel Reyes, lasciandolo con il bronzo e confermandosi come il favorito per dominare la divisione di 92 chilogrammi a Parigi 2024.
Quello che il concorso del caso ha voluto è che Alfonso sconfiggesse due connazionali nel suo cammino verso la gloria, poiché il trionfo diviso su Reyes (4-1) in semifinale è arrivato preceduto dalla sua travolgente prestazione all'esordio contro Julio César la Cruz, re a Rio de Janeiro 2016 e Tokyo 2020.
Nel combattimento per l'accesso alla discussione sull'oro, l'azero ha nuovamente mostrato la sua scherma pugilistica, ha rispettato il piano tattico e non ha permesso che l'offensiva de "El Profeta" dettasse il ritmo in un incontro estremamente chiuso che ha lasciato insoddisfatto il perdente.
"Non so quale combattimento abbiano visto. L'arbitraggio sta rovinando il pugilato. Mi sono sentito vincitore nonostante la decisione. Non avrei mai pensato che avrebbero dato quel verdetto", ha dichiarato alla televisione della Galizia in dichiarazioni pubblicate sui social media X.
Per Reyes, tuttavia, il terzo posto rappresenta la sua prima medaglia in competizioni sotto i cinque cerchi, poiché in Giappone fu eliminato da "La Sombra" Cruz, in uno dei duelli più politicizzati di quella rassegna multisportiva.
La medaglia d'argento assicurata da Alfonso rappresenta la prima per i cubani sotto altre bandiere a Parigi, anche se devono arrivare altre prestazioni eccezionali. Infatti, il pugile Javier Ibáñez (57) si presenterà in semifinale e si prevede una grande competizione nel salto triplo maschile tra lo spagnolo Jordan Díaz, il portoghese Pedro Pablo Pichardo e l'italiano Andy Díaz.
Per quanto riguarda la delegazione ufficiale della maggiore delle Antille, un tempo regina indiscussa in questi concorsi d’arte di Fistiana, a malapena ha qualificato un concorrente per la finale: Erislandy Álvarez, che discuterà il titolo contro il favorito locale Sofiane Oumiha nei 63,5 chilogrammi.
La scena è rimasta in questo modo dopo il rovescio di Arlen López contro l'ucraino Oleksandr Khyzhniak nel quadrato situato nel Paris Nord Arena.
López, anch'egli campione di Rio de Janeiro 2016 e Tokyo 2020, ha detto addio al suo imbattuto nelle competizioni sotto i cinque cerchi contro un pugile che, peraltro, è risultato vicecampione nella capitale del Giappone.
Il guantanamero non è riuscito a eguagliare l'impresa realizzata dall'ungherese Laszlo Papp (1948, 1952, 1956) e dai suoi connazionali Teófilo Stevenson (1972, 1976, 1980) e Félix Savón (1992, 1996, 2000).
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