Il governo assicura che la nuova Legge sull'Immigrazione consente ai residenti all'estero di mantenere proprietà a Cuba.

I regolamenti che sviluppano quanto contemplato nella nuova legislazione saranno fondamentali per verificare l'entità del cambiamento attuato dalle autorità del regime, che storicamente ha privato i cubani dei loro diritti e delle loro proprietà una volta considerati come emigranti.


La nuova Legge sulla Migrazione approvata dall'Assemblea Nazionale del Potere Popolare (ANPP) del regime cubano permette ai residenti all'estero di mantenere proprietà nell'Isola, come sottolineato dal primo colonnello Mario Méndez Mayedo, capo della Direzione di Identificazione, Immigrazione ed Esteri del Ministero dell'Interno (MININT).

Nella sua presentazione davanti ai deputati, Méndez Mayedo ha sottolineato che il nuovo testo legale prevede che i cittadini cubani residenti all'estero, in conformità con l'articolo 58 della Costituzione, hanno diritto all'uso, al godimento e alla libera disposizione dei beni di loro proprietà, secondo quanto stabilito dalla legge.

In un contesto socioeconomico segnato da una grave crisi e dall'esodo massivo di oltre due milioni di cubani che, secondo cifre ufficiali, hanno viaggiato all'estero dal 2013, i deputati dell'ANPP hanno approvato (ancora una volta all'unanimità) la nuova Legge sulla Migrazione che aggiorna la legislazione migratoria per allinearla alle condizioni attuali di Cuba.

Prima della votazione, secondo quanto riportato dal NTV, la deputata Yenisey González Rodríguez ha insistito: “Si deve continuare a spiegare che con questo progetto di legge non si limita l'esercizio dei diritti patrimoniali. Parlando in buon cubano: Non si perdono le proprietà che si hanno nel nostro paese, il che è una delle preoccupazioni fondamentali della nostra popolazione”.

In senso generale, la nuova legislazione stabilisce che i cittadini cubani hanno i diritti previsti dalla Costituzione vigente, di entrare, permanere, transitare e uscire dal territorio nazionale, secondo le regolamentazioni della legge approvata, la Legge sull'Immigrazione e i rispettivi regolamenti.

In base a quanto riportato nella Legge sulla Migrazione, viene anche soppressa la durata di soggiorno di 24 mesi all'estero e la designazione di migrante per questo motivo. Inoltre, i cubani che rimarranno fuori da Cuba per più di 24 mesi potranno ereditare e mantenere proprietà, sempre che rispettino le normative e le procedure amministrative stabilite.

In questo senso, i regolamenti che svilupperanno i precetti legali contemplati nella nuova legislazione saranno fondamentali per verificare l'entità del cambiamento attuato dalle autorità del regime cubano, che storicamente ha privato i cubani dei loro diritti e delle loro proprietà una volta considerati come emigranti.

Uno degli aspetti innovativi nel testo è la definizione di “Residenza Efficace Migratoria” che potranno richiedere quegli emigranti che dimostrano “il loro radicamento nel paese, attraverso la combinazione di un periodo di permanenza nel territorio nazionale con altre evidenze o atti che dimostrino il loro interesse a risiedere in esso”.

Un'altra delle riforme più significative è l'eliminazione del limite di 24 mesi per il soggiorno all'estero senza perdere la residenza a Cuba, una misura in moratoria dalla pandemia di COVID-19. Questo facilita il ritorno nel paese per coloro che risiedono all'estero, senza restrizioni temporali.

Il governo cubano assicura che la sua intenzione con questa legge è di rafforzare i legami con i suoi cittadini residenti all'estero e adottare migliori pratiche internazionali nell'assistenza ai migranti.

Tuttavia, nella nuova norma ci sono categorie come "persona di interesse pubblico" e "ragioni di difesa e sicurezza nazionale", che lo Stato usa per impedire che oppositori, giornalisti indipendenti, attivisti e professionisti come i medici possano uscire o entrare nel paese, designandoli come "regolati".

Il Ministero dell'Interno, attraverso la Direzione di Identificazione, Migrazione, Stranierità e Cittadinanza, sarà l'autorità incaricata di eseguire e controllare la politica migratoria. Il Ministero degli Affari Esteri si occuperà di fornire assistenza consolare ai cittadini cubani all'estero.

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