Un gruppo di 54 migranti irregolari è stato rimpatriato a Cuba dagli Stati Uniti su un volo atterrato all'Aeroporto Internazionale José Martí il 18 luglio.
Secondo quanto riportato dal Ministero dell'Interno (MININT), il gruppo è composto da 40 uomini e 14 donne. Queste persone erano uscite legalmente da Cuba nella maggior parte dei casi, ma successivamente si sono unite a percorsi irregolari per arrivare al confine statunitense.
Dei rimpatriati, sei sono usciti illegalmente dal paese, e due di loro sono stati trasferiti all'organo di indagine per essere coinvolti in presunti fatti delittuosi gravi.
Questa operazione si aggiunge alle 53 restituzioni effettuate fino ad ora quest'anno, per un totale di 823 persone ritornate a Cuba da diversi paesi della regione, sia via aerea che marittima.
Il Ministero degli Interni ha dichiarato che queste azioni di rimpatrio fanno parte degli sforzi tra Cuba e Stati Uniti per affrontare la migrazione irregolare e i reati ad essa associati.
Il 20 giugno un altro gruppo di migranti irregolari è stato rimpatriato a Cuba via aerea dagli Stati Uniti. In quell'occasione erano 56 cubani (12 donne e 44 uomini). Sono arrivati sull'isola anche attraverso l'Aeroporto Internazionale "José Martí" a L'Avana.
Nelle ultime settimane sono stati segnalati diversi casi di cubani con I-220B che sono stati detenuti dalle autorità statunitensi e si trovano ad affrontare duri processi legali per evitare di essere deportati a Cuba a breve.
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