Gruppo di 12 balseri intercettati e rimpatriati a Cuba.

I cubani sono stati intercettati vicino alle Florida Keys.

Lanchas de la Guardia Costera de EE.UU. (Imagen de referencia) © X/USCGSoutheast
Imbarcazioni della Guardia Costiera degli Stati Uniti (Immagine di riferimento)Foto © X/USCGSoutheast

Un gruppo di 12 balseros cubani è stato rimpatriato martedì dalla Guardia Costiera degli Stati Uniti (USCG) dopo essere stati intercettati in mare aperto, secondo quanto hanno riferito le autorità.

Un post su X ha precisato che migranti cubani sono stati arrestati a 13 miglia al largo della costa di Islamorada, nelle Florida Keys.

Il report non ha fornito ulteriori dettagli sulle circostanze in cui i cubani sono stati intercettati.

Il rimpatrio è stato gestito dall'equipaggio del Cutter Raymond della Guardia Costiera degli Stati Uniti.

Le autorità hanno esortato una volta di più gli antillani a non correre rischi in mare per raggiungere le coste della Florida.

L'avalanche di cubani verso gli Stati Uniti, sia per via marittima che terrestre, non dà segni di arrivare alla fine.

Quasi 19.000 cubani sono entrati negli Stati Uniti attraverso i loro confini solo nel mese di maggio, secondo i dati pubblicati dall'Agenzia delle dogane e della protezione delle frontiere (CBP). Dei 7.491 totali lo hanno fatto via mare, confermando così il continuo afflusso di balseros cubani negli Stati Uniti.

Il governo statunitense continua a insistere sul fatto che tutte le persone che tentino di arrivare illegalmente via mare o che vi riescano non potranno rimanere nel paese, saranno processate conformemente alle leggi e politiche degli Stati Uniti e rimpatriate nel loro paese d'origine o in quello di partenza.

Nel caso dei migranti che arrivano via mare e vengono fermati dalla Patrulla di Frontiera dopo aver toccato suolo statunitense, vengono processati per essere rimpatriati nel loro paese d'origine dall'agenzia dell'Immigrazione e della Dogana (ICE) e dall'Ufficio per il Rimpatrio e la Rimozione (ERO), con il divieto di rientrare legalmente in quel paese per cinque anni.

Nonostante i tentativi delle autorità di dissuadere i balseros cubani, la migrazione illegale via mare rimane un'opzione per coloro che desiderano ad ogni costo lasciare il paese e non hanno altri mezzi per farlo.

All'inizio di luglio la Guardia Costiera degli Stati Uniti ha spiegato come vengano cercate le imbarcazioni dei balseri nelle acque dello Stretto della Florida.

Il programma La Voce dell'America è salito su uno degli aerei di sorveglianza della USCG e ha mostrato come vengono pattugliate quotidianamente le acque tra Cuba e il sud della Florida alla ricerca di immigrati che cercano di entrare illegalmente negli Stati Uniti.

Le guardie costiere hanno spiegato nel rapporto che stanno cercando di localizzare imbarcazioni insicure cariche di migranti che tentano di raggiungere le coste del paese attraverso un mare estremamente pericoloso, poiché lo Stretto ha nel suo punto più stretto 150 km di larghezza e 1.800 metri di profondità.

Hanno spiegato che stanno cercando un profilo unico che si distingua da una nave da crociera o un'imbarcazione ricreativa, qualcosa che assomigli a un'imbarcazione molto rustica. Inoltre, i tecnici osservano le imbarcazioni con radar specializzati e sensori infrarossi notturni.

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