Gli Stati Uniti deportano 56 cubani per via aerea.

Un totale di 56 migranti cubani sono stati deportati dal governo degli Stati Uniti via aerea.

Il gruppo, composto da 12 donne e 44 uomini, è arrivato giovedì all'Aeroporto Internazionale "José Martí" di L'Avana.

Secondo quanto rivelato su Facebook dal Ministero dell'Interno (MININT), sei dei rimpatriati erano partiti illegalmente dal paese via mare. Gli altri sono partiti legalmente via aerea, ma successivamente hanno intrapreso un viaggio irregolare per raggiungere il confine statunitense.

Uno dei migranti è stato trasferito all'organo investigativo perché era registrato come presunto autore di un reato.

Con questa si raggiungono 48 operazioni di rimpatrio, coinvolgendo 744 persone provenienti da diversi Paesi della regione, sia via aerea che marittima.

L'ultimo volo di deportazione dagli Stati Uniti è stato il 23 maggio, quando sono stati riportati indietro 45 cubani, 11 dei quali balseros.

I migranti rimpatriati per via aerea di solito sono coloro che hanno un ordine di deportazione dopo essere stati arrestati al confine e rilasciati con un documento I220B o balseros che sono arrivati a terra. Quelli arrestati in mare aperto vengono rimpatriati dalla Guardia Costiera.

Cuba riceve un volo di deportazione proveniente dagli Stati Uniti ogni mese, e ad aprile ha informato che potrebbe riceverne fino a due al mese.

Le deportazioni sono iniziate nell'aprile dell'anno scorso, in mezzo a un esodo di cubani senza precedenti nella storia. Il primo volo organizzato da ICE è stato il più numeroso, con 123 migranti rimpatriati il 24 aprile.