Il governo cubano deve circa 200 milioni di pesos agli agricoltori del paese, una situazione che ha generato preoccupazione e critiche nel settore agricolo.
Questo martedì la Commissione Agroalimentare ha analizzato il rapporto del Ministero dell'Agricoltura (Minag) e i risultati economici ottenuti al termine di giugno 2024. Alexis Rodríguez Pérez, direttore generale dell'Economia e dello Sviluppo Agricolo, ha sottolineato le gravi carenze nella gestione del settore.
Il mancato pagamento ai produttori agrava la situazione. Le province di Artemisa e Mayabeque sono le più colpite, con debiti di 167.694.630 pesos e 15.166.378 pesos, rispettivamente.
La principale causa di questo debito è l'incapacità di Acopio de La Habana di rispettare i propri pagamenti. Nonostante siano stati approvati crediti per mitigare questi debiti, la situazione rimane critica.
La Banca Popolare di Risparmio ha approvato un finanziamento di commercializzazione di 400 milioni di pesos e un credito revolving di 100 milioni, ma queste misure sembrano insufficienti di fronte alla portata del problema.
Rodríguez Pérez ha dichiarato che le produzioni agricole, alla fine del semestre, stanno mantenendo una tendenza preoccupante al mancato rispetto, soprattutto nei prodotti di base come le uova, la carne e il latte.
Il regime assicura che l'improduttività è dovuta a fattori come la mancanza di carburante, la carenza di prodotti chimici e fertilizzanti.
Solo quattro dei dieci indicatori produttivi fondamentali sono stati raggiunti. Gli fortunati sono state le verdure, i tuberi, il mais e il riso per il consumo.
Le produzioni zootecniche non presentano neanche un quadro incoraggiante. La carne bovina e equina è stata colpita da un lavoro organizzativo carente tra le aziende e i produttori, dall'insufficienza nel trasporto degli animali a causa della scarsità di carburante e dalla bassa qualità dell'alimentazione animale.
Da un piano di 20.400 tonnellate di carne, sono state raggiunte solo 15.200 tonnellate. Anche la produzione di carne di maiale ha mostrato un significativo calo, con sole 3.800 tonnellate su un piano di 11.300 tonnellate. Questo potrebbe continuare a far aumentare il prezzo della carne preferita a Cuba.
La produzione di uova è stata anch'essa pessima nel semestre. Hanno ottenuto solamente 231.900.000 unità, che corrispondono a 94.070.000 unità in meno rispetto al piano previsto.
Altri prodotti come fagioli, tabacco, latte, caffè, cacao e miele hanno registrato anche diminuzioni rispetto al piano.
Le aziende agricole affrontano perdite che ammontano a 1 199.946.100 pesos, coinvolgendo 74 aziende del sistema, tra cui le più colpite come quella Avicola, Tabacuba, Agroforestal, Ganadero e Labiofam.
La gestione del governo nel settore agricolo è una delle peggiori nella storia di Cuba. Il paese necessita di una revisione approfondita e di misure efficaci per risolvere i debiti e migliorare la produzione, garantendo così il sostentamento di base della popolazione cubana. Lo stato non è in grado di risolvere la crisi alimentare.
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