Artisti cubani ricordano le storiche proteste dell'11 luglio: "Non è finita"

Artisti cubani in esilio ricordano le proteste dell'11 luglio 2021 e riaffermano il desiderio del popolo di libertà.

Represión a manifestantes del 11 de julio de 2021 © Facebook/Marcos Évora
Repressione contro i manifestanti dell'11 luglio 2021Foto © Facebook/Marcos Évora

Vari artisti cubani all'estero si sono uniti all'iniziativa di ricordare le storiche proteste dell'11 luglio 2021, pubblicando messaggi di supporto e chiedendo giustizia per i prigionieri politici che ancora si trovano nelle carceri del regime.

I Los Pichy Boys hanno ricordato su Instagram che tre anni fa "i cubani hanno perso la paura e per alcune ore tutti siamo stati testimoni di ciò che un popolo unito può realizzare nelle strade".

Hanno anche sottolineato che è stato uno dei giorni in cui "mi sono sentito più orgoglioso di essere cubano" e hanno aggiunto: "Sogno che un giorno i miei fratelli tornino a non avere paura. La prossima volta che Cuba scenderà in strada sarà definitiva".

Hanno avvertito che persistono le ragioni che hanno originato le proteste di massa dell'11 luglio, come la mancanza di libertà, la fame, la miseria, i blackout e altri mali che affliggono il popolo.

“Né i colpi né la repressione potranno uccidere la libertà che il popolo ha nell'anima”, ha affermato il comico Andy Vázquez, noto come Facundo Vivir del Cuento, su Facebook. “Tic tac tic tac! È solo una questione di tempo!”.

Inoltre, ha espresso ciò che rappresenta un motivo di orgoglio per molti emigranti cubani: vedere crescere i propri figli e nipoti, sapendo che “Cuba è stata libera l'11 luglio”.

Da parte sua, il cantante Leoni Torres ha sottolineato su Instagram l'importanza di quella giornata per la storia: “11 luglio, un giorno che non dimenticherò mai”.

Su quel social network, anche altri artisti hanno espresso le loro opinioni. Randy Malcom, nelle storie di Instagram, ha dichiarato: “Proibito dimenticare”.

Captura Instagram / Randy Malcom

Da parte sua, Yotuel ha pubblicato anche nelle storie di Instagram un'immagine di Luis Manuel Otero e Maykel Osorbo con un messaggio deciso: “Libertà per Cuba dal comunismo. L'11 luglio non è finita”, esprimendo la continuità del desiderio del popolo di liberarsi dalla dittatura.

Cattura di Instagram / Yotuel

Il cantante Baby Lores ha condiviso su Instagram il videoclip del brano “Libertad y amén”, realizzato insieme a Descemer Bueno, El Insurrecto, Amaury Guitérrez, Eddy K, Yanet “Trueno” Aguilera e El Uniko.

La canzone parla della "Cuba di Celia" e invita il popolo cubano "a rialzarsi e combattere come una fratellanza" contro l'ingiustizia che subisce da oltre sei decenni.

Il video mostra immagini toccanti della repressione e della miseria che il popolo cubano affronta, tra cui quelle dei balseros in fuga da Cuba, proteste dagli inizi dell'arrivo di Fidel Castro al potere fino alle più recenti del Movimento San Isidro o alla manifestazione di Obispo, i cui protagonisti sono ancora detenuti; edifici in rovina, code, famiglie divise, le vittime del rimorchiatore 13 di Marzo, immagini del Mariel, l'indoctrinamento dei bambini e le più recenti scene di violenza poliziesca contro artisti e attivisti.

L'11 luglio si celebrano tre anni dalle storiche proteste per la libertà di Cuba. Nei primi giorni dell'estate del 2021, i cubani sono scesi in strada, in molte parti del paese, esausti da una vita di sacrifici, scarsità e resistenza.

Degli oltre 1.500 manifestanti arrestati durante quelle proteste di massa contro il Partito Comunista di Raúl Castro, ne rimangono ancora 600 in carcere, accusati di essere scesi in strada per difendere pacificamente il loro sogno di libertà.

Tra di essi, rimangono in prigione i leader del Movimento San Isidro, Luis Manuel Otero Alcántara e Maykel Osorbo, e di Unpacu, José Daniel Ferrer.

L'organizzazione Prisoners Defenders (PD) ha pubblicato questo mercoledì un video inedito che non solo prova l'innocenza e la detenzione arbitraria del prigioniero politico cubano-tedesco Luis Frómeta Compte, accusato di sedizione dopo le proteste del 12 luglio a La Güinera, L'Avana, ma che esonererebbe anche i manifestanti confermando la loro innocenza.

Il materiale, pubblicato su YouTube, mostra chiaramente Frómeta che dialoga in modo pacifico ed educato con i poliziotti, mentre questi lanciano pietre e sparano sui manifestanti pacifici spaventati.

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